La 36° edizione della America’s Cup ha finalmente un vincitore: Team New Zealand. I padroni di casa hanno infatti riconfermato la loro supremazia in acqua, sfiorando e poi superando i 40 nodi. Il risultato finale ha visto gli italiani di Luna Rossa Prada Pirelli battuti per 7-3, che nonostante tutto è un traguardo storico.
Accesso alla Finale. La finale di America’s Cup, quest’anno ha visto come protagonisti il team italiano Luna Rossa Prada Pirelli, che si è qualificato battendo in finale di Prada Cup gli inglesi di Ineos Team UK, e i detentori del titolo, i neozelandesi di Emirates Team New Zealand. In America’s Cup, a differenza di altri eventi sportivi, la strada per poter accedere alla finale è un po’ diversa e si divide in tre fasi. In primo luogo, tutti i challengers (gli sfidanti) gareggiano tra loro durante i Round Robin in un girone all’italiana, ed il primo classificato si qualifica direttamente per la finale di Prada Cup. Di seguito, i restanti challengers si sfidano nuovamente per poter accedere alla finale di Prada Cup contro il challenger già qualificato e successivamente Il team vincitore della finale di Prada Cup accede alla finale di America’s Cup contro la squadra detentrice del titolo, che a questo punto della competizione scende in campo per la prima volta. Per vincere un match, un team deve conquistare per primo un totale di sette regate. Da regolamento, in ogni giornata di gara avvengono due regate, talvolta però, esse possono essere posticipate o rimandate a causa del vento.
Con la vittoria della Prada Cup a fine febbraio, Luna Rossa aveva già scritto un pezzo di storia: per la seconda volta a distanza di ventun anni è riuscita ad accedere alla fase finale della America’s Cup. Ma non solo, è anche riuscita a vincere tre regate delle dieci disputate complessivamente, risultato inedito di cui il team italiano deve essere fiero.
La Finale. Durante le prime giornate di gara, entrambi i team sono sembrati molto competitivi: Team New Zealand, come da pronostico, si è dimostrato estremamente veloce, soprattutto durante il lato di poppa, mentre Luna Rossa, con impegno e organizzazione, riusciva a contrattaccare sul lato di bolina. Le prime tre giornate si sono infatti concluse in parità (3-3).
Successivamente, anche a causa del vento, un pizzico di fortuna e qualche errore di troppo degli italiani, i neozelandesi sono riusciti ad allungare su Luna Rossa (7-3), conquistando l’ambito premio. Non sono stati giorni semplici per le due squadre, diverse regate sono state rinviate per mancanza di vento (per poter regatare si necessitano almeno 6,5 nodi), e quelle che si sono svolte hanno visto i due team in difficoltà a causa di diversi salti di vento.
Infatti, durante l’ottava regata, prima l’imbarcazione di Team New Zealand e in seguito anche quella di Luna Rossa, proprio a causa di un salto di vento, si sono “sedute” in acqua, perdendo velocità e faticando a riprendere il ritmo. Sfortunatamente per gli italiani, i neozelandesi sono riusciti a rialzarsi sui foils (le due “ali” laterali) più rapidamente, giungendo così al traguardo per primi.
Nonostante il risultato finale, le partenze sono sempre state molto combattute ed il team italiano è stato protagonista in diversi momenti di match racing, come quando ha costretto Team New Zealand quasi al bordo del campo di regata.
Questa edizione dell’America’s Cup potrà pur essere appena giunta al termine, ma non c’è tempo da perdere: Ineos Team UK ha lanciato la sua sfida, ed è stato già designato da Team New Zealand come challenger of the record.
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