Come tutti sappiamo i detti e i proverbi raccontano la storia e il carattere di un luogo. I detti toscani sono famosi per l’ironia e la vivacità del linguaggio.
‘Meglio avé paura che buscarne’ è un detto contadino che nasce presumibilmente legato all’agricoltura e il suo legame con gli agenti atmosferici che rischiavano di rovinare il raccolto. É una di quelle frasi che chi nasce a Firenze impara subito, automaticamente la inseriamo nelle frasi quotidiane. É un detto vivissimo ancora oggi fra i giovani.
In italiano corretto diremmo “meglio essere prudenti che rischiare”, la prudenza non è mai troppa insomma. Il termine buscare viene utilizzato sia in senso negativo, che positivo. Ad esempio si può dire anche ‘buscare i soldi’. È il detto dei prudenti, dei previdenti ma anche dei furbi, di chi mette le mani avanti.
Sentito spesso dire dagli anziani ai più giovani per avvertimento o per consiglio.
É un pò la frase di chi si preoccupa del rischio, di chi preferisce giocare sul sicuro.
A volte utilizzato come scusante e come assicurazione per le azioni che compiamo.
É un detto che fa parte della lingua fiorentina quotidiana da sempre. Esiste anche la versione ‘meglio avé paura che toccarne’, stesso senso parola diversa.
Se siete studenti toscani forse, un pò ansiosi, l’avrete detto mille volte. É quella frase che ti ripara e ti mette al sicuro dettata dalla paura e dal timore. Quel detto che spiega il motivo per cui ripassi mille volte la stessa frase prima di entrare in sessione di esame, o che spiega ciò che ti spinge a fare il pieno alla macchina anche se devi fare 10 km.
Parlando di detti previdenti sicuramente uno che somiglia a ‘meglio avé paura che buscarne’ è ‘meglio una cosa fatta che cento da fare’. Anche in questo caso, mettiamo le mani avanti, ci assicuriamo che qualcosa sia fatto.
Sicuramente la presenza di questi detti nel linguaggio fiorentino evidenzia che siamo un popolo prudente, a cui piace mettere le cose in chiaro e gli obbiettivi su carta, senza perdite di tempo e rischi inutili. Meglio agire che perdere tempo fra mille dubbi ma senza rischiare troppo di ‘buscarne’.
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