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A tavola nell'Empolese Valdelsa

Immaginatevi di trovarvi in un ristorante, in un agriturismo con una meravigliosa terrazza, sotto ad un gazebo che si affaccia sulle colline verdi, illuminate dal sole e accarezzate delicatamente dal vento fresco; siete con chi vi fa stare bene e vi trovate nell’Empolese Valdelsa, zona situata nella provincia di Firenze che confina con quella di Pisa. Non potrete sicuramente resistere alle leccornie della zona:


Antipasto: degustazione di olio extravergine d'oliva


Se c’è un prodotto che è più che importante, realizzato e apprezzato particolarmente nel luogo in cui ci troviamo, quello è l’olio; come antipasto vi proponiamo una degustazione di diverse varietà di olio extravergine di oliva, proveniente specialmente da frantoi situati a Cerreto Guidi, Vinci e Montespertoli, comuni che sono ampiamente abbracciati dagli ulivi. La degustazione sarà accompagnata dal tipico pane toscano, formaggi e salumi locali.





Primo: zuppa di cipolla di Certaldo

La zuppa di cipolle è un classico piatto contadino, consumato specialmente d’inverno quando fa più freddo; la cipolla di Certaldo, oltre ad essere un ortaggio conosciuto in tutta la Toscana, è anche il simbolo del piccolo borgo che ha visto nascere Boccaccio. La pietanza prevede l’impiego della varietà statina che è leggermente più dolce della vernina, e del pane toscano “raffermo”, quindi pane prodotto qualche giorno prima che ormai, essendo secco, non può più essere utilizzato per accompagnare il pasto.


Secondo: lesso rifatto


Il lesso rifatto o lesso alla francesina è sempre un piatto contadino che tende a riciclare il lesso usato per dare sapore al brodo di carne. Anche in questa pietanza vediamo l’utilizzo della cipolla di Certaldo nella varietà vernina, (leggermente più forte della statina) che aggiunge sapore, salsa di pomodoro, giusto per aggiungere colore; la ricetta moderna prevede anche l’utilizzo dei capperi, nonostante prima non fossero usati. Un piatto semplice, gustoso e saporito.


Un’alternativa vegetariana potrebbe vedere protagonista il carciofo empolese, dal gusto deciso ma con una consistenza particolarmente tenera che lo rende perfetto per qualsiasi tipo di cottura, dal carciofo trifolato, al carciofo fritto, alla frittata di carciofi. Ciò che lo rende veramente speciale è anche l’assenza di spine e appunto per questo può essere consumato da grandi e piccini con serenità.


Dolce: Pan Bistugio


Per concludere, portiamo in tavola un dolce tipico di Montelupo Fiorentino, la città della ceramica, che presenta un impasto soffice aromatizzato con mandorle, pinoli e limoni; questi ingredienti sono stati scelti per riprendere le tradizioni montelupine, quali la raccolta di pinoli e la raccolta dei limoni, disponibili ai tempi dei Medici presso la limonaia della Villa Medicea dell’Ambrogiana. Il nome deriva dalla cottura definitiva della ceramica chiamata “bistugio”.


Cosa beviamo?

Anche in questo campo abbiamo l’imbarazzo della scelta, l’unica certezza è la risposta alla domanda “cosa beviamo?”, cioè: “vino”.


Il Chianti di Montespertoli possiede, ormai da diversi anni, la certificazione D.O.C.G. anche perché la sua produzione ha luogo solo ed esclusivamente nel comune di Montespertoli; un rosso corposo e leggermente tannico, ormai diventato un punto di riferimento per i consumatori e le consumatrici di questa nobile bevanda della zona dell’Empolese.


Come seconda proposta abbiamo un vino simile ma leggermente differente: il Chianti Montalbano, anche questo con una certificazione D.O.C.G., prodotto da Vinci fino a Quarrata (provincia di Pistoia); bevanda molto antica, anche questa di colorazione rossa con un sapore deciso.


Non può mancare all’appello il Vin Santo dell’Empolese, prodotto DOC dal colore giallo ambrato, con note fruttate che rimandano alla prugna e all’albicocca che però non lo rendono eccessivamente dolce; abbinato al Pan Bistugio è uno spettacolo per il palato!

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