Con più annunci social, le istituzioni regionali e dei vari comuni toscani da qualche settimana stanno informando i loro utenti sul cambio di gestore che si è realizzato a partire dallo scorso 1° novembre portando così a compimento il processo di regionalizzazione del trasporto pubblico locale.
Con la nuova società non ci sarà più bisogno di acquistare biglietti diversificati (come diversificate erano le tariffe) in caso di viaggio in comuni o province diversi, ma sarà possibile usufruire di un unico biglietto, tariffa e modalità di trasporto da Firenze ad Arezzo, da Pisa a Siena e da Grosseto a Massa Carrara.
Tutto molto bello e indubbiamente comodo se non che, fatte salve le discutibili modalità di comunicazione a cui ormai, purtroppo, la pandemia ci ha abituati, l’Università è stata la grande assente di questo storico passaggio.
Come gli studenti sapranno, al momento del pagamento della prima rata per l’immatricolazione al primo anno o l’iscrizione agli anni successivi, nella quota richiesta viene automaticamente aggiunto e conteggiato l’importo di € 48,00 di “servizi regionali”. Come riporta il sito della Regione Toscana al link https://www.regione.toscana.it/-/carta-studente-della-toscana-trasporti, “la Carta dello Studente è valida anche come titolo di viaggio sui mezzi pubblici urbani di Firenze (bus, tramvia, tratta urbana delle ferrovie) grazie ad un accordo tra Regione, Comune, Università degli Studi di Firenze, Azienda DSU” e ha validità da settembre al 31 ottobre dell’anno accademico in corso (esempio: per uno studente immatricolato nell’anno accademico 2021/2022 con regolare versamento dell’importo per i servizi regionali, l’abbonamento ai mezzi pubblici di Firenze dovrebbe valere da settembre 2021 al 31/10/2022).
E qui casca l’asino. Se con il vecchio gestore del trasporto pubblico locale (Ataf, per esempio) la convenzione si intendeva ogni anno tacitamente rinnovata, fino a due giorni prima del subentro della nuova compagnia non era ancora noto se Autolinee Toscane avrebbe voluto rinnovare tale accordo. Ma non solo: il pagamento della prima rata (in cui, si ricorda, è automaticamente compreso e conteggiato l’importo di € 48,00 per i servizi regionali) è condizione sine qua non per poter procedere con la compilazione del piano di studi per le facoltà che lo prevedono e, anche se per correttezza occorre dire che la possibilità di compilazione e cambio del piano è consentita in due finestre temporali distinte nel primo e nel secondo semestre, la sua presentazione e accettazione da parte degli organi di ateneo è indispensabile per poter sostenere gli esami. Si è dunque verificata una situazione ai limiti della correttezza in cui, per poter procedere con la propria carriera, l’Università richiedeva obbligatoriamente il pagamento della rata in cui era compreso l’importo di un accordo che fino al 29 ottobre scorso non si sapeva ancora se sarebbe stato rinnovato.
Sono state chieste informazioni ad Autolinee Toscane, il nuovo gestore che ha riassorbito le vecchie compagnie locali, e lo stesso ha comunicato che, alla data del 22 ottobre, la società era ancora in attesa che i soggetti coinvolti (e quindi, secondo la pagina web di Regione Toscana, Regione, Comune, Università degli Studi di Firenze, Azienda DSU) comunicassero ufficialmente il proseguo della convenzione che ancora, quindi, non era stata formalizzata.
Le stesse informazioni sono quindi state chieste dal collettivo universitario Studenti di Sinistra alla neo-rettrice Alessandra Petrucci che è rimasta lei stessa sorpresa della questione in quanto convinta che la convenzione fosse già rinnovata e quindi vigente anche allo scadere del precedente accordo con Ataf.
L’accordo è stato poi finalmente formalizzato lo scorso 29 ottobre con l’invio ufficiale della “unifi flash news” via mail dove l’Ateneo informava gli studenti che la Carta dello Studente sarebbe rimasta valida per il trasporto pubblico urbano della rete di Firenze anche col nuovo gestore Autolinee Toscane e dove veniva specificata la procedura da seguire per la sua attivazione e il suo utilizzo.
Abbiamo provato per voi parte della procedura per facilitare la popolazione studentesca fiorentina in quella che sembra la preparazione a una prova d’esame e che, nella mail, è stata descritta come assai più semplice di quanto poi ci si ritrova effettivamente davanti. Avendo sperimentato il tutto prima della data dell'8 novembre speriamo, ma senza crederci veramente, che successivamente alla data indicata dall'Università la procedura possa essere meno macchinosa. Se così però non fosse, lo studente che non vorrà vedersi negare il diritto a viaggiare sui mezzi pubblici di Firenze nonostante abbia comunque pagato l’importo richiesto per usufruire di tale possibilità dovrà:
1. Recarsi sul sito https://shop.at-bus.it/ e registrarsi al servizio indicando i propri dati e caricando nel form la foto di un proprio documento d’identità e della propria tessera sanitaria.
2. Confermare la registrazione e attendere la conferma di attivazione dell’account che il gestore (Autolinee Toscane) si impegna a inviare alla mail con cui si è effettuata l’iscrizione entro due giorni.
3. Al momento della notifica di attivazione passeggero (ma secondo le indicazioni di UniFi non prima di lunedì 8 novembre) collegarsi nuovamente all’indirizzo https://shop.at-bus.it/, loggarsi con le proprie credenziali e cliccare in alto a sinistra su “RICHIEDI AGEVOLAZIONE”
4. Selezionare in “Tipo agevolazione” una tra le diciture Studente o Studente ISEE. L’università nella mail del 29 ottobre non ha specificato la differenza tra le due opzioni, pertanto al momento non sappiamo se le due scelte siano equivalenti o se una sia da preferire all’altra e in quali condizioni. Grande assente, dicevamo.
5. Riempire i campi come sotto indicato (NB. Il campo “Scadenza agevolazione” viene compilato automaticamente dal sistema al momento della selezione della tipologia di istruzione) e cliccare su “Continua”
6. Scaricare, riempire, firmare e ricaricare il modulo proposto dal form e, se si è selezionato “Studente ISEE” nel tipo di agevolazione, anche il tagliando dello stesso.
7. Inviare la richiesta.
Questo articolo è volutamente lungo e dettagliato perché lunga e dettagliata è la procedura per attivare quello che di fatto viene fatto passare come un diritto intrinseco al versamento della tassa per i servizi regionali. Chi non completa tale procedura per dimenticanza, mancanza di tempo o incapacità tecnico-informatica, dal 1° Dicembre non potrà più usufruire dell’abbonamento al trasporto pubblico locale dell’area fiorentina nonostante e indipendentemente dal regolare versamento dell’importo con la prima rata.
La regionalizzazione dei servizi di trasporto è indubbiamente cosa buona, così come ottima è l’iniziativa che da tre anni a questa parte permette agli studenti di muoversi nella più totale libertà all’interno del comune capoluogo a un prezzo veramente vantaggioso, ma occorre forse maggiore attenzione per il popolo studentesco, spesso ultimo tassello di una macchina grande e potente e, per questo, caricato di oneri che potrebbero essere ovviati con delle semplici procedure informatiche da parte della stessa Università.
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