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Immagine del redattoreTommaso Massai

2021 e le finte lezioni in presenza : se siamo troppi c'è il Covid, se siamo pochi non le fanno

Fine Aprile. Zona Gialla. Primi pranzi, primi calcetti. Primi abbracci (di nuovo).

Il sapore della vita che torna piano piano a riaccendere il desiderio di godersi la realtà, il sogno più vero che sia mai stato fatto nella storia dell'essere umano da una generazione di giovani.

Il segno che davvero stiamo tornando alla normalità si nota dall'UniFi che finalmente rimette a disposizione le proprie aule (vuote da Ottobre) per fare le lezioni.

Mi prenoto all'istante sul sistema Kairos nonostante debba farmi 40 minuti di treno. L'idea di dover tornare a svegliarmi alle 7 la mattina dopo più di un anno mi turba abbastanza, non lo nascondo. Ma son strano e la vivo come una sfida personale, è bello tornare a sfidare la giornata e tutti i suoi disagi che possono spuntar fuori dall'alba al tramonto.


E poi succede che arriva questa breve mail, una sentenza che in qualche modo ti senti dentro. Un po' come quando la Fiorentina all'85esimo vince 1-0 e prende il pareggio per l'ennesima volta, magari dall'ex di turno.

(quantomeno il messaggio è stato abbastanza chiaro e non come tutti i panegirici che servivano per prenotarsi o accedere alle lezioni)


Confrontandomi al volo con gli altri ragazzi di UniFichiamoci, scopro di non essere il solo ad aver ricevuto questo messaggio. Tanti corsi optano per la sola distanza addirittura senza provare a mettere le prenotazioni. A che scopo i titoloni dei giornali dove ci si vanta di star facendo davvero ripartire l'istruzione di questo paese se nello stesso momento accade questo?

Attenzione : se mi state leggendo e avete già finito l'università credo che abbiate puntato l'occhio sulla seconda parte della Mail, cioè sul fatto che meno del 20% dei ragazzi sia interessato a seguire i corsi in presenza. E magari vi sta venendo voglia di fare un grosso attacco di quelli distruttivi alla famosa "gioventù bruciata".

Ve lo dico col cuore : avete tutte le ragioni per farlo!


Una buona parte dei giovani non ha assolutamente voglia di fare un cazzo.


In molti stanno abbandonando gli studi, molti di più invece si stanno soltanto abbandonando. Non lasciano i corsi, si adagiano a far finta di frequentare, senza studiare, senza lavorare, riempendosi di serie TV o qualsiasi altra cosa renda meno amaro questo duro periodo. Chissà in che condizioni sarà il mondo fra 20 anni quando la nostra generazione sarà quella fondante. Ma come in qualsiasi insieme dell'universo terrestre, i direttori dei corsi dovrebbero sapere da bravi laureati che la maggioranza non rappresenta certo la totalità.

Ci sono giovani che hanno voglia di sporcarsi le mani, o quantomeno di provare a farlo dopo un anno di divano.

Di provare a sentirsi urlare in faccia se mentre un prof sta spiegando lo ignori e ti metti a guardare il telefono, o a scrivere un articolo proprio come sto facendo io in questo istante. Non credo proprio che la mia professoressa impegnata a spiegare le tecniche cromatografiche verrà mai a saperlo.

Tra questi magari ci sono studenti fuorisede, che vista l'incertezza del periodo non possono permettersi di prendere casa in affitto e poi lasciarla, nè tantomeno farsi svariate ore di treno più volte a settimana per una lezione. Quindi cari lettori, mi pare abbastanza normale che gli studenti disposti a venire in presenza siano meno del 20%, perchè allora negare la possibilità a questi di venire? Per il Covid? Il problema assembramenti non si creerebbe se siamo solo 10 o 15 ragazzi, distanziati e mascherati, in un'aula da 80 posti.

Proviamo a lanciarci in una previsione ottimistica del futuro (mi tocco nel frattempo, tranquilli) :

  • Settembre. Vaccinazioni di massa, anche per noi giovani. Immunità di gregge, finalmente! Lezioni che restano registrate o comunque con la possibilità di essere seguite da casa.

Credete che molti più giovani avranno voglia di venire a lezione e che ci si discosti molto da questo 20%? Soprattutto dopo esser stati abituati per due anni a svegliarsi con caffè e webex già aperto? E quindi sarà la fine dell'Università in presenza e baseremo la nostra formazione sui futuri nostri lavori completamente interposta da uno schermo? Chissà magari saremo più furbi di loro e ci inventeremo dei lavori non in presenza, o magari son poco sveglio io e già esistono.


Lo scopriremo comunque alla fine di questa pagliacciata.

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