Vado avanti, sempre più, mi sento invincibile, “guardami, ho trovato il mio equilibrio finalmente” e quando proprio non ci voleva, eccomi che torno indietro.
Rieccomi, ho fatto di nuovo un passetto avanti, ma non è abbastanza, in così poco tempo torno di nuovo indietro.
Avanti e indietro, questa è la vita, avanti e indietro, questi sono i giorni, avanti e indietro, queste le ore.
“Ho degli obiettivi, voglio realizzarli: voglio diventare… voglio fare… voglio permettermi… voglio essere… ci riuscirò, o forse no” avanti e indietro, felice e soddisfatta, triste e frustrata, ambiziosa e pronta a tenere il mondo con una mano, svogliata e calpestata, vado avanti e torno indietro.
“Amo i miei amici, sono circondata di affetto, la mia esistenza non avrebbe senso senza di loro” eppure, “non c’è nessuno” mi ripeto, in quelle notti buie e insonne, in quel sabato vuoto e in quella domenica storta, “non c’è nessuno accanto a me”, vado avanti e torno indietro.
Eppure la mia forza più grande l’ho trovata sentendomi persa, sola e affranta, durante le lunghe passeggiate in riva al fiume, in riva al mare, “eppure non sento nessuno vicino a me” mi ripetevo, avanti e indietro.
Imparare ad amare la propria solitudine, le proprie passeggiate sole e i propri cammini vuoti, imparare a convivere, ad affrontare da sola le proprie giornate tristi e quelle felici, questo è il sentiero giusto da percorrere, avanti e indietro.
Cammino, corro, salto, mi fermo, e di nuovo corro, e di nuovo mi fermo, avanti e indietro.
Questa è la vita, questo il mio destino, questo il mio rinascere, avanti e indietro.
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