Vogliamo parlare di quanto siano belle le fossette sulle guance? Verrebbe voglia di stritolare le guanciotte del fortunato proprietario di questa perla così rara. Una persona che le possiede come fa ad essere antipatica o cattiva? Le fossette sono indice di simpatia e bontà d’animo, almeno questa è l’impressione che generano a primo impatto. Il loro comparire, nell’atto del sorridere, riempie quest’azione di un’espressività genuina che infonde molta tenerezza. Basti pensare ad Ariana Grande, le cui fossette sono protagoniste di un sorriso che è un mix di sincerità e timidezza.
Ma sono tanto belle quanto rare, infatti solo il 20% della popolazione mondiale ha questo dono. Chiamate anche “baci degli angeli”, sono sinonimo dunque di una bellezza del tutto peculiare, fuori dal comune.
Ma vi siete mai interrogati su cosa siano ? Perché non tutti ce l’hanno?
In realtà si tratta di un vero e proprio difetto genetico. Non sono sempre visibili, ma si disegnano sul volto, ai lati delle labbra, quando il soggetto sorride. Non sono altro che depressioni a livello del muscolo facciale responsabile del sorriso.
Diamo una piccola spolverata di anatomia. I muscoli facciali , le cui azioni sono alla base appunto della mimica facciale, a differenza di tutti gli altri muscoli del nostro corpo, si inseriscono a livello sottocutaneo . Proprio per questo, con la loro contrazione o rilasciamento , sono in grado di modificare l’aspetto della cute. I muscoli responsabili dell’azione del sorridere sono gli zigomatici maggiore e minore. Il primo svolge la propria azione spingendo l’angolo della bocca verso l’alto ,mentre il secondo lateralmente . In questa rara deformazione genetica, il muscolo assume una struttura biforcata , che a volte permette al grasso sottocutaneo di crescere verso gli strati sottostanti. Quando il muscolo si contrae, il segmento della pelle viene abbassato e si formano queste piccole e curiose depressioni. Il tessuto sottocutaneo va ad essere a stretto contatto con il tessuto interno della guancia.
Data la loro rarità, sono molto desiderate, tanto che alcuni escogitano qualche stregoneria di make up per simularle sul proprio volto. Altri ancora ricorrono alla chirurgia estetica per ottenerle artificialmente e rubare un bacio agli angeli.
Negli anni ’30 questo tratto del tutto peculiare del volto era molto in voga. A New York si era disposti a fare di tutto pur di ottenerne un paio, tanto che nel 1936 Isabella Gilbert mise a punto un dispositivo tanto geniale quanto inconsueto, il “ crea fossette”.
Aveva un apparato piuttosto semplice. Non si trattava altro che di una molla con due piccole manopole che premevano sulla mascella.
Il trattamento prevedeva di indossare questa macchina della tortura tutta la notte per ottenere dei risultati. Immaginate di posare il volto sul cuscino con questo apparecchio che trivella le vostre guance. Ha una forma assimilabile a quegli apparecchi per i denti simili a delle impalcature costruite intorno alla testa che si vedono nei film. Ma infondo, cosa non si fa per apparire belli? Semplicemente alcuni sarebbero disposti a fare più sacrifici di altri. Questa invenzione ovviamente non ebbe molto successo .
Per i più estremisti, che le desiderano a tutti i costi, c’è la possibilità di sottoporsi ad un intervento chirurgico, chiamato dimpleplasty. Nei 40-60 minuti di operazione il paziente viene sottoposto ad anestesia locale. Il medico realizza una piccola incisione nel punto che si desidera e si crea un buco che genererà la fossetta. Dato che l’incisione viene realizzata all’interno della bocca, la cicatrice non è visibile dall’esterno. Però non è che dopo operazione si può uscire dalla sala felici e spensierati con il nostro paio di fossette nuove ( felici da un lato perché il costo di questo capriccio si aggira fra i 700 e i 2000 euro). Si prevedono infatti circa due settimane di cure speciali per scongiurare il rischio di infezione.
Non è detto che le fossette siano ben accolte dal proprietario. Di sicuro ci sarà qualcuno infelice di essersele ritrovate a dominare sulle proprie guance. Ma una cosa è certa: non lasciano nessuno indifferente.
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