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Fahrenheit 451


 

Tramite la collaborazione tra l'associazione "Csx" Firenze e il teatro cinema La Compagnia, in via Camillo Cavour a Firenze, lunedì 13 marzo, alle ore 19:00, è stato rappresentato sullo schermo Fahrenheit 451.

Come introdotto dalle due parti organizzative, il film, uscito nel 1966 e diretto dal regista François Truffaut, tocca un tema a noi contemporaneo. Ambientato in un futuro distopico in cui la legge proibisce anche solo il possesso di libri, riflette in senso lato il nostro distaccamento dal cartaceo a favore dell'avvicinamento al digitale.

Già in un'ambientazione degli anni '60, di fatto, si sottolinea come la televisione renda "zombie", testuale parola del protagonista, Montag, e allontani le persone dalla cultura. È proprio quest'ultima, però, a renderci liberi. Il prodotto cinematografico ci mostra come uno schermo può annientare non solo la personalità, ma anche i sentimenti, fino a intaccare i ricordi. Nel grigiore di una vita piatta, anche i ricordi legati alle emozioni scompaiono e le persone non provano più nulla per ciò che li circonda.

In un mondo al contrario dove i pompieri appiccano incendi, invece di spegnerli, il protagonista è attratto da una donna, Clarisse, diversa dalle altre, piena di vitalità, che gli chiede se ha mai letto uno dei tanti libri che ha bruciato. Da questo passo fondamentale inizia a divorare libri, alla ricerca di una conoscenza, ma anche coscienza, maggiore.

Montag infine si rende conto di non poter più vivere sotto il comando di un governo autoritario e dispotico, il cui scopo è cancellare la libertà di pensiero e di espressione, fonte di rinnovamento e di progresso. Così, dopo essere stato denunciato dalla moglie, da fuggitivo, si unisce a quelli che vengono definiti uomini-libro, coloro che si identificano con un libro che hanno imparato a memoria e che tramandano ai posteri.

Da ritenere un film di fantascienza pieno di spirito critico, ci ricorda vivamente l'importanza della cultura e della lettura, che non ci fa solo vivere altre vite, ma ci aiuta a definire chi siamo e il mondo attorno a noi.

Giulia Marmugi

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