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Camilla Läckberg e la sua “gialla” passione

Nel 2016 il Sole 24ore ha sfornato un articolo riguardante cosa effettivamente le case editrici pubblicano e ciò che la popolazione italiana legge dal 1951, e il secondo posto, nella statistica riguardante la tiratura media, è stato dedicato ai romanzi gialli. L’Istat invece ci porta un altro dato abbastanza importante: nel 2018 la versione digitale più diffusa era proprio quella del romanzo giallo, che si aggiudicava il primo posto tra tutti con un bel 82,1%. Negli ultimi anni sono stati particolarmente apprezzati i racconti noir scandinavi, quindi svedesi e tra quelli più letti nel Novembre 2020 (fonte: www.libripiuvenduti.it) troviamo in nome che spicca su tutti: Camilla Läckberg, economista che si è buttata nel mondo dei libri per poi uscirne scrittrice.

Jean Edith Camilla Läckberg Eriksson, 45 anni e segno zodiacale Vergine, si è laureata in economia a Goteborg per poi trasferirsi a Stoccolma e lavorare nell’ambito del marketing, una bella vita sì, l’unica cosa che le mancava però era anche l’unica cosa della quale aveva veramente bisogno: la felicità e la realizzazione di sé stessa; c’è da dire che realizzarsi e prendere consapevolezza del proprio potenziale non è facile e non è poi così scontato, perché è ciò che ognuno di noi necessita, ma non sempre è possibile arrivare ad un traguardo così importante per noi stessi, però lei ce l’ha fatta, ed è stata aiutata da un semplicissimo corso di scrittura creativa; adesso non solo vive grazie alla sua penna che le ha permesso di vendere più di 200milioni di copie in più di 60 Paesi, ma si è buttata a capofitto anche in altri progetti, quali la partecipazione ad un programma televisivo di danza (per intendersi, un “ballando con le stelle” in versione scandinava), scrive testi di canzoni per una società musicale da lei gestita, ha presentato un programma di letteratura intitolato Läckberg & Rudberg, andato in onda tra il 2007 ed il 2008 in cui ogni settimana presentavano un nuovo autore svedese con le annesse opere; ha fondato la società Invest in Her insieme a Christina Saliba -nota imprenditrice- una compagnia che si occupa di investire in prodotti e servizi che possano promuovere la parità di sesso all’interno dell’ambito lavorativo e nella società svedese.


La sua carriera come scrittrice è partita nel 2002, quando ha pubblicato La principessa di ghiaccio che ha dato il via alla serie letteraria più famosa della Läckberg: I delitti di Fjällbacka, che vede come protagonisti la scrittrice Erica Falck e l’ispettore di polizia Patrik Hedström, due figure importantissime che ci accompagneranno per tutti e 10 i libri di questa sorprendente ed avvincente serie. Fjällbacka è una piccola località marittima, situata sulla costa ovest del Paese e d’estate pullula di turisti, tra campeggi e yacht costosissimi ed è proprio qua che è cresciuta la Läckberg, in un paesino di pescatori e viaggiatori provenienti da tutta la Svezia; è un po' come se fosse la nostra Vada, solo con qualche omicidio di troppo.

Insieme ad Erica e Patrik troviamo altri personaggi che ricorrono più volte: Anna, la sorella della protagonista che subisce violenza domestica dal marito Lucas e proprio per questo fatto, purtroppo, si troveranno spesso in contrasto e in situazioni spiacevoli; Martin, Ernst, Annika e Gösta, i colleghi di Patrik, ognuno con delle caratteristiche ed abilità differenti, tranne Ernst, che sa solo mettere i bastoni tra le ruote, come Mellberg, il capo, un uomo ostile e sempre con la camicia impataccata. Nel primo romanzo vediamo la morte di Alexandra Wijkner, amica d’infanzia di Erica, verrà trovata in una vasca piena di ghiaccio, un apparente suicidio che si rivelerà presto un omicidio a sangue freddo.

Storie inizialmente considerate banali, ma che si rivelano un capolavoro: scorci e racconti all’interno del romanzo stesso che lascerebbero qualsiasi critico a bocca aperta e infatti, non solo tutti i libri della Läckberg sono stati inseriti nel marchio GialloSvezia che è un omaggio a tutti quegli scrittori scandinavi che hanno esportato il sapere, il talento e la loro cultura in tutto il mondo, ma è stato proprio il primo fra tutti, La principessa di ghiaccio, a vincere un premio abbastanza importante in Francia: le Grand Prix de Littérature Policière.

Una cosa che io ritengo interessantissima è il fatto che Camilla Läckberg faccia spesso spazio a fatti dei quali non si parla spesso, per esempio, nel terzo libro -Lo scalpellino-, vengono affrontate e spiegate varie patologie come la Sindrome di Asperger ed il disturbo ADHD (attention deficit hyperactivity disorder).


L’ultimo scritto è uscito nel 2019 e vede l’inizio di una nuova serie: La storia di Faye, donna che un tempo era ambiziosa e coraggiosa, distrutta dal marito e dal suo tradimento; in La gabbia dorata decide di vendicarsi in modo raffinato e crudele e, in Ali d'argento, vediamo il ritorno della protagonista, più forte che mai.

La scrittrice ha dichiarato: “con l’età ho capito che ho una voce pubblica e che la gente mi ascolta. Ora voglio usarla per parlare di temi che mi stanno a cuore”, perfetto cami, noi aspettiamo il prossimo!





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