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"Midnight in Paris"


Compie gli anni uno dei più grandi registi assoluti della storia del cinema: stiamo parlando del grandioso ed

unico Woody Allen. Fin dal giovane esordio egli ci ha regalato e ci continua tutt’ora a regalare alcuni dei

capolavori più importanti della storia del cinema contemporaneo, dotato di un’irrefrenabile vena creativa .

Woody, nel suo stile è innovativo e rivoluzionario, capace di scrivere sceneggiature imprevedibili, personali

e straordinariamente perfette nella loro complessità, Allen ha in qualche modo plasmato il concetto di

cinema d’autore americano. Woody spicca per le sue sceneggiature brillanti nella loro estrema

imprevedibilità e allo stesso tempo normalità, ricche di spiccato umorismo con costanti riflessioni

sull’esistenza umana, sempre con un pizzico di follia e spensierata leggerezza.

Uno dei suoi più noti film che ha riscosso maggiormente successo nel panorama internazionale rimanda alla

Belle époque, alla cosiddetta Ville Lumière, capitale dell’amore per eccellenza e alla fusione assoluta

artistica, dalla letteratura americana alla musica jazz. Ebbene sì, stiamo parlando proprio di ‘’Midnight in

Paris ‘’. Ideato e scritto a partire dalla passione di Allen per la Parigi degli anni Venti, dove si concentrava

una fervida attività culturale comprendente alcuni tra i maggiori artisti dell’epoca, il film venne poi

presentato in anteprima al Festival di Cannes, nella sezione Fuori Concorso. Qui ottenne recensioni

entusiastiche, che elogiavano la scrittura, le interpretazioni e l’atmosfera generale del film. Uscito poi in

sala, il film si rivelò essere il maggior incasso nella filmografia del regista. Con un budget di soli 17 milioni di

dollari, Midnight in Paris arrivò a guadagnarne complessivamente 154 a livello mondiale. Numerosi furono

poi i riconoscimenti tributati ad Allen, agli attori principali e al film in sé. Il titolo divenne infatti uno dei

grandi protagonisti della stagione dei premi, guadagnando nomination ai Critic’s Choice Award, al premio

Goya, agli Indipendent Spirit Award, ai Satellite Award, ai Bafta Awards e ai Golden Globe. A quest’ultimo si

aggiudicò il premio per la migliore sceneggiatura originale. Nella stessa categoria vincerà anche al premio

Oscar, dove era candidato anche come miglior film, miglior regia e migliore scenografia. Con la statuetta

vinta, Allen ha così raggiunto il record di ben tre premi alla sceneggiatura.


SINOSSI


Il protagonista Gil (Owen Wilson) e la sua fidanzata Inez (Rachel McAdams) sono in vacanza a Parigi con la

famiglia e con due amici che hanno casualmente incontrato. Gil è uno sceneggiatore di successo che, stanco

della vita mondana e del confusionario mondo di Hollywood, si prende una vacanza per trovare l'ispirazione

necessaria a completare il suo primo romanzo, compito in cui viene scoraggiato costantemente dalla

fidanzata e dagli altri amici, che sminuiscono le sue aspirazioni letterarie e ritengono, pragmaticamente,

che la carriera di sceneggiatore sia più remunerativa e preferibile a quella di scrittore.

Ma una notte inaspettatamente la sua vita cambia completamente, quando durante la sua passeggiata

notturna nella malinconica e incantata Parigi,Gil accetta un passaggio su di una bella vettura d'epoca. Per

incanto, l'aspirante scrittore statunitense si ritrova trasportato in un’altra epoca di novant'anni indietro nel

tempo, nella mitica Parigi degli anni venti e della "Generazione perduta", su cui ha sempre fantasticato.

Qui, per una notte, incontra gli scrittori e gli artisti che a quell'epoca soggiornavano a Parigi: lo scrittore

Francis Scott Fitzgerald (Tom Hiddleston) con la moglie Zelda, il compositore Cole Porter (Yves Heck) che

prova la sua Let's Do It al pianoforte, Ernest Hemingway (Corey Stoll) che gli offre lezioni di scrittura e di

vita; e poi Salvador Dalí (Adrien Brody), Luis Buñuel (Adrien de Van), Pablo Picasso, Man Ray (Tom Cordier)

e molti altri ancora... Quando la notte giunge al termine e si ritrova nel XXI secolo, Gil vuole a tutti costi

tornare indietro, e ogni notte a mezzanotte, accetta un passaggio da quell'auto.

E secondo voi come non può non esserci una storia d’amore in un film di Woody? Ed è cosi che mentre vive

in quella che considera l'età dell'oro, si innamora della misteriosa e affascinante Adriana (Marion Cotillard),

già compagna di Picasso e Amedeo Modigliani: i due subiscono lo stesso incanto e si ritrovano proiettati nel

Maxim's della Belle Époque, l'epoca vagheggiata da Adriana come la vera età dell'oro: incontrano così Henri

de Toulouse-Lautrec (Vincent Menjou Cortes), Paul (Michael Sheen) Gauguin, Edgar Degas (François

Rostain) e Gil scopre che il vagheggiamento di un "glorioso passato ormai perduto" è un'aspirazione

ricorrente nell'animo umano, in tutte le epoche storiche, quando si preferisce guardare nostalgicamente a

un romantico passato, piuttosto che accettare la banalità e l'insoddisfazione del presente e guardare con

incertezza al futuro. Infine, lasciata Adriana, convinta nella sua decisione di voler rimanere nella Belle

Époque, Gil ritorna alla sua epoca dove, lasciata la fidanzata Inez, si ritrova con la sua solitudine, di notte, su

un ponte sulla Senna; il reincontro con una ragazza parigina conosciuta al mercato delle pulci e la scoperta

del comune amore per le notti parigine a piedi sotto la pioggia, lo risolverà finalmente all'abbandono del

vagheggiamento per il passato annebbiato e all'accettazione consapevole del suo presente concreto. Il film

termina con la loro passeggiata notturna sotto le note jazz di ‘’Si tu vois ma mère’’ del sassofonista

statunitense Sydney Bechet.


BREVE RECENSIONE


In questo film tutto è perfetto e suggestivo, dove l’impronta del regista è persistente, grazie ad una

fotografia mozzafiato, sceneggiatura impeccabile, colonna sonora adeguata, atmosfera coinvolgente,

casting stellare e colori ricercati. Allen è come se ci avesse teletrasportato in una realtà magica, quasi

surreale, dove le sensazioni e le emozioni prendono sopravvento sulle parole.

Egli affronta con sentimentalismo l’eccitazione del ricordo, l’ebrezza nel provare nostalgia, l’inevitabile

mancanza del passato o in questo caso di un passato mai vissuto, bensì desiderato. Questa sensazione,

come nel caso del protagonista Gil,ha rappresentato uno stimolo per migliorarsi, per sviluppare la proprio

creatività ed eterna curiosità, per far riemergere quei sentimenti apparentemente sopiti, semplicemente è

emblema della propria linfa vitale. Il protagonista, inoltre, attraverso l’incontro degli artisti in una Parigi

dallo splendore mondano e culturale, è stato in grado di apprendere , arricchirsi e di rimparare a sognare.

Il regista Woody Allen ci vuole far vivere i tempi che non abbiamo mai vissuto, riuscendoci brillantemente;

un amore particolare e il valore dei tempi ormai dissoluti. Insomma, tempi che sono stati mitici e che

tendiamo a mitizzare ancor di più non avendoli toccati con mano, occhi e cuore. In questo modo Woody ci

permette di compiere un meraviglioso viaggio, tra passato e presente, fantasia e realtà.

‘’ La morte non indugia più nella mente. La paura non annebbia più il tuo cuore. Solo la passione per

vivere, e per amare, diventa la tua unica realtà. Questo non è un compito facile, per esso ci vuole un

insormontabile coraggio.’’



-Elisabetta Frediani

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