Nel giorno del quinto anniversario del rapimento e del barbaro assassinio di Giulio Regeni il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il monito che le autorità egiziane offrano adeguata collaborazione nella ricerca della verità, per fare finalmente chiarezza sul brutale omicidio.
Anche l'alto rappresentante per gli affari esteri dell'Unione si è espresso sulla questione ritenendola grave non solo per il nostro paese ma per tutti i ventisette membri dell'Unione.
In Polonia ha subito fatto scalpore la sentenza della Corte Costituzionale che ha ridotto le possibilità per ricorrere all'aborto se non per stupro, incesto e quando la vita della madre è in pericolo.
La reazione non si è fatta attendere, e nella città di Varsavia si sono subito scatenate le proteste dei gruppi femministi e dei rappresentanti della società civile moderata che si oppone alle riforme conservatrici portate avanti dal governo polacco guidato dal partito "Diritto e Giustizia": sono già state arrestate tre persone, ma le proteste sono destinate ad avere vita lunga.
Già in passato l'azione conservatrice e reazionaria del governo polacco aveva suscitato forti opposizioni di piazza.
Il governo italiano ha ufficialmente interrotto la vendita di armi, in particolar modo bombe da aereo, all'Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, riconosciuti come responsabili di bombardamenti e stragi in Yemen nell'ambito della guerra civile che nel paese si sta combattendo da tempo.
La decisione è il culmine di un periodo di forti proteste ed accuse al governo di continuare a vendere armi utilizzate in una guerra in corso: grande è la soddisfazione delle organizzazioni internazionali che da tempo avevano denunciato la vendita, la cui prima interruzione risale al 2019.
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