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corradociampi

Che succede?

Alle camere è stata trasmessa dal Ministero dell'Interno la semestrale relazione della Direzione Investigativa Antimafia circa lo stato delle infiltrazione criminali nel tessuto sociale ed economico del Paese: si fa riferimento nello specifico ad una rinnovata capacità dei clan di introdursi in un sistema gravemente disarticolato dalla pandemia e dalle conseguenze economiche disastrose che essa ha avuto, ponendosi come alternativa più conveniente all'intervento delle Istituzioni e come soluzione immediata alle difficoltà.

Si sottolinea la preoccupazione generata dal rischio che le attività criminali possano dar vita ad un welfare alternativo a quello della Stato, con prestiti a tasi usurari e minacce di estorsione, esponendo i cittadini al rischio di finire preda degli interessi della criminalità; si sottolinea inoltre la necessità di vigilare sul tessuto finanziario ed imprenditoriale, e sulla necessità di impedire che vengano messe le mani sulla produzione e distribuzione dei vaccini.

 

La Francia si unisce al nutrito gruppo di paesi che si impegna a distribuire gli assorbenti gratuitamente alle studentesse.

La campagna di sensibilizzazione ha portato il governo francese a intraprendere la stesa strada percorsa pochi mesi fa anche dalla Scozia, impegnandosi alla fornitura gratuita a spese dello Stato degli assorbenti, ormai giudicati come bene essenziale il cui accesso deve essere garantito universalmente, senza distinzioni od ostacoli di natura soprattutto (e spesso unicamente) economica.

 

L'Unione Europea inizia a considerare seriamente l'ipotesi di introdurre una sorta di "passaporto vaccinale", almeno nel lungo periodo, per consentire il viaggio nel territorio dell'UE solamente a chi abbia ricevuto il vaccino contro il covid-19.

La proposta ha immediatamente fatto discutere i leader europei, con Ursula Von der Leyen (presidente della Commissione) che si è detta d'accordo e Macron che invece ha espresso qualche dubbio a riguardo.

Il passaporto vaccinale sarebbe la condicio sine qua non per potersi spostare liberamente nel territorio dell'Unione, anche se ancora non sono state fornite indicazioni circa i destinatari del passaporto (se i soli cittadini UE o anche gli extracomunitari): punto certo da non sottovalutare è la modalità realizzativa del piano, la cui attuazione rischierebbe di creare discriminazioni tra vaccinati e non vaccinati (questi ultimi, da tenere a mente, al momento sarebbero coloro che non si possono vaccinare o che ancora non si sono vaccinati per motivi estranei alla propria volontà).

Certo è che la proposta ha ancora molta strada da fare, ma sembra prendere sempre più corpo l'idea di accertare, nel momento in cui si raggiunge un altro paese dell'Unione, che il soggetto abbia ricevuto il vaccino.

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