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corradociampi

Che succede?

L'Italia potrebbe diventare il primo paese dell'area UE a produrre sul proprio territorio il vaccino sperimentato in Russia "Sputnik V": sono state rese pubbliche alcune indiscrezioni che riportano come un'azienda del Nord Italia abbia avviato i contatti con le autorità russe per ottenere l'autorizzazione e il brevetto di produzione. La scelta tuttavia è stata accolta con freddezza dalle autorità, sia quelle nazionali che quelle regionali, con queste ultime che si sono subito affrettate a chiarire come non fossero al corrente delle trattative imprenditoriali in corso.

Il governo italiano si è inoltre affrettato a ribadire come la sua azione, nell'ambito della campagna di vaccinazione, resterà coordinata con quella decisa dalla Commissione europea, la quale aveva già annunciato come il vaccino russo non sarebbe rientrato nella strategia.

In settimana inoltre l'AIFA, l'agenzia italiana del farmaco, ha dato il via libera per la somministrazione sul territorio nazionale del vaccino prodotto dalla Johnson&Johnson.

 

In Arkansas il parlamento statale ha approvato la legge antiaborto più restrittiva di tutti gli Stati Uniti: sono state eliminate dalla normativa, come motivazioni previste direttamente dalla legge, sia lo stupro che l'incesto, oltre alle gravi malformazioni del feto, rimanendo l'unico e generico "salvare la vita della donna".

La strada intrapresa dall'Arkansas va nella direzione dello scontro totale con il più importante precedente giuridico in materia, la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti "Roe vs Wade" del 1973, con la quale si posero le basi della regolamentazione, a livelli federali, del ricorso all'aborto.

La sentenza è da tempo nel mirino delle ali conservatrici della politica americana e dei gruppi pro vita, i quali da tempo si battono per un suo rovesciamento giuridico: alcuni analisti sottolineano che la stessa legge, "crudele e incostituzionale" secondo la direttrice esecutiva dell'American Civil Liberties Union Holly Dickson, sarebbe stata approvata in termini così restrittivi proprio per favorirne l'arrivo alla Corte Suprema, al momento saldamente controllata dai conservatori dopo le tre nomine di Trump (una delle quali arrivata poche settimane prima delle presidenziali di novembre 2020).

 

Continuano le violenze in Myanmar dopo il colpo di stato che ha rovesciato il governo di Aung Saa Sun Kyi, con la polizia che continua a reprimere la folla oceanica che ormai da settimane protesta contro l'ennesimo rovesciamento violento del potere nell'area del sudest asiatico.

Nel clima di violenza e tensione, con i social network bloccati e la polizia che spara proiettili di gomma (anche se diversi testimoni riportano come non siano solo quelli di gomma gli unici proiettili ad essere esplosi dalle forze di polizia contro i manifestanti disarmati) è diventata virale la foto di una suora cattolica, il cui nome è Ann Nu Thawng, inginocchiata di fronte a diversi poliziotti e implorante di non andare oltre nella spirale di violenza che sta martoriando il paese.

 

Il Parlamento Europeo ha proclamato l'Unione Europea come "zona di libertà per le persone LGBTQI", ponendo al centro della risoluzione 2021/2557 la necessità di contrastare le discriminazioni basate sul sesso e sull'orientamento sessuale nei paesi dell'UE.

Il Parlamento si è espresso al culmine delle provocazioni, delle tensione e delle vere e proprie sfide che il governo polacco aveva lanciato alla comunità LGBTQI quando aveva lasciato che alcune zone della Polonia si dichiarassero "libere dall'ideologia LGBTQI".

L'attenzione delle autorità europee è da tempo, malgrado le difficoltà della pandemia, sulla Polonia e sull'Ungheria, paesi nei quali si registrano da tempo gravi violazioni dei diritti garantiti dalla Carta di Nizza (carta dei diritti dell'Unione Europea).

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