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corradociampi

Che succede?

Gli Stati Uniti sono chiamati nuovamente a fare i conti con la circolazione delle armi da fuoco, dopo che nella settimana passata due diverse sparatorie si sono verificate in Texas e South Carolina, quest'ultima costata la vita anche a due bambini.

Biden ha annunciato una nuova strategia per contrastare la diffusione delle armi da fuoco tra la popolazione civile definendo la situazione "causa di imbarazzo nazionale".

Il problema dell'uso selvaggio delle armi da fuoco e della frequenza dei cosiddetti "mass shooting" infiamma gli Stati Uniti da diversi anni, sebbene con Trump si fosse verificata una decisa sterzata verso la conservazione e la protezione del secondo emendamento.

 

Sale la tensione tra Unione Europea e Turchia a seguito dell'immediatamente ribattezzato "sofa gate", lo sgarbo con il quale il presidente turco Erdogan ha negato la sedia alla presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, mentre il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, si è seduto tranquillamente.

La contenuta protesta della von Der Leyen, che al momento della seduta ha semplicemente fatto un cenno ("ehm") è diventata immediatamente immagine di copertina dell'accaduto: la presidente della Commissione ha evitato di protestare sul momento, ma durante l'incontro ha tenuto un atteggiamento visibilmente sdegnato ed infastidito.

A nulla vale la risposta che il cerimoniale diplomatico così prevede, quella di Erdogan è stata una doppia provocazione trasformatasi in un insulto non solo alle istituzioni e ai valori dell'Unione, ma più in generale a tutte le donne: a conferma di questo è stata diffusa la foto di un incontro passato al quale parteciparono Junker e Tusk (all'epoca presidenti rispettivamente di Commissione Europea e Consiglio Europeo), entrambi tranquillamente seduti accanto al presidente turco.

Piccata anche la risposta dell'Italia, che nella figura del proprio Presidente del Consiglio ha definito Erdogan, senza tanti giri di parole, un dittatore.

 

Il confine tra Russia ed Ucraina torna ad essere oggetto di forti tensioni dopo che diversi osservatori internazionali hanno riportato la notizia che diverse migliaia di militari russi si starebbero radunando poco lontano dal confine ucraino (a sud-ovest della città di Voronezh).

Già nei giorni scorsi il portavoce del Cremlino aveva risposto ad Angela Merkel, la quale aveva chiesto spiegazioni sui movimenti di forze così consistenti, che "all'interno del territorio muoviamo le truppe come vogliamo".

Due navi militari battenti bandiera statunitense hanno attraversato il Bosforo dirette verso nord scatenando l'ira del governo russo, mentre in Ucraina si torna a respirare l'aria di ostilità già sentita nei giorni della guerra civile combattuta nel Donbass e nel Luhansk, territori di confine con la Russia nei quali da anni milizie filorusse e forze governative ucraine si affrontano in una sanguinosa guerra.

Ad oggi le ostilità sono considerate meno gravi del 2014, ma il governo russo ha esplicitamente dichiarato che "interverrà per difendere gli ucraini di etnia russa", una sorta di ultimatum all'Ucraina, considerata dai russi responsabile delle tensioni.

 

L'Italia ha abolito definitivamente la censura cinematografica: la nuova disicplina entrata in vigore come capitolo finale di un intervento normativo iniziato nel 2016 prevede che sia una Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche a poter, al massimo, vietare ai minori di 18 anni i film, senza quindi aver più il potere, conservato fino ad oggi dal 1948, di impedire l'uscita al cinema di certi film o imporne tagli o modifiche.

Va detto che da anni non si verificava un episodio di censura, né totale né parziale, ma l'esistenza stessa nell'ordinamento di un potere così pericolo per la libera manifestazione delle arti certo non poteva più essere tollerato: ecco quindi che l'Italia si è liberata della censura cinematografica, dando piena attuazione alla prima parte del primo comma dell'articolo 33 della Costituzione, "l'arte e la scienza sono libere".

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