L'Unione Europea ha deciso di citare in giudizio la casa farmaceutica AstraZeneca a causa degli inadempimenti, ritenuti gravi ed inammissibili dalla Commissione, nella fornitura dei vaccini.
La Commissione ha deciso di muoversi a nome dei 27 stati membri dopo ripetute richieste di adeguamento alla casa farmaceutica, la quale ha appreso con rammarico la decisione dell'Unione e si è detta "pronta a lavorare in modo costruttivo con la Commissione" per favorire e velocizzare la campagna di vaccinazione.
La Francia ha proceduto all'arresto di sette ex terroristi, di cui quattro facenti parte all'epoca degli Anni di Piombo delle Brigate Rosse, mentre altri tre sono attualmente in fuga: tutti saranno estradati in Italia come richiesto più volte dal nostro paese.
L'operazione è stata condotta su coordinamento delle forze di sicurezza italiane e francesi che hanno dovuto agire prima che per alcuni degli arrestati potesse scattare la prescrizione, fatto che avrebbe reso nulla le condanne già emesse in Italia contro di essi.
Il portavoce dell'Eliseo ha confermato come la Francia abbia deciso di proseguire nella "Dottrina Mitterrand", cioè nella decisione di accordare asilo politico agli ex brigatisti, purché questi non si siano resi responsabili di reati di sangue, come i sette arrestati in questi giorni.
La Russia ha deciso di vietare l'ingresso nel suo territorio di alcuni alti funzionari ed esponenti europei, tra cui l'Italiano David Sassoli, nella generale controffensiva politica del Cremlino per rispondere alle pressioni occidentali sul paese russo, in particolare relativamente alle condizioni di salute dell'oppositore Navalny.
La mossa russa è perlopiù una ritorsione politica nei confronti degli esponenti europei che maggiormente si sono espressi nei vari casi di violazione dei diritti umani in Russia, tenendo anche conto del fatto che, secondo molti, la reazione russa è anche contro i valori e i principi fondamentali dell'Unione Europea, e di coloro che li rappresentano.
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