Agli europei di calcio la politica è tornata prepotentemente al centro del dibattito dopo che la UEFA ha deciso di bloccare l'iniziativa della città di Monaco di Baviera di colorare con i colori della bandiera arcobaleno lo stadio in occasione della partita Germania-Ungheria.
La scelta del massimo organo calcistico continentale è stata presa seguendo il precedente che aveva impedito all'Ucraina di scendere in campo con i confini del proprio paese ricamati sopra, ovvero per impedire che nell'ambito della rassegna calcistica potessero finire simboli politici o slogan estranei al calcio: la replica del sindaco di Monaco è stata immediata, "se ci impedite di colorare lo stadio coloreremo l'itera città" ha annunciato.
In Germania è fortissima la critica contro la recente legge ungherese di "protezione della famiglia e dei minori" che mette al bando qualunque manifestazione, simbolo o anche solo contenuto che possa richiamare l'universo LGBTQI, tanto da impedire la libera visione di Friends o della saga di Harry Potter.
Durante il fine settimana, in tutta Europa, si sono tenute grandi manifestazioni e celebrazioni per il gay pride, ma ad Istanbul, che in passato aveva raccolto anche centomila partecipazioni, la manifestazione è stata violentemente soppressa dalla polizia che è arrivata ad usare anche gas lacrimogeni.
Negli USA il poliziotto Derek Chauvin è stato condannato in via definitiva a 22 anni di carcere per l'omicidio di George Floyd, la cui morte scatenò un'ondata di proteste, anche violente, in tutto il paese da parte della comunità afroamericana.
Il poliziotto era stato ritenuto colpevole di omicidio involontario di secondo grado lo scorso 20 aprile, quando il giudice aveva annunciato otto settimane di tempo per decidere della pena da irrogare a Chauvin.
Oltre a Chauvin, l'esecutore materiale dell'omicidio, saranno giudicati ad agosto anche alcuni colleghi che al momento dell'arresto di Floyd avevano aiutato il collega a tenere fermo l'arrestato.
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