Domenica scorsa, al suo arrivo all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca, l'oppositore al regime di Putin Aleksej Navalny, rientrato in Russia dopo aver passato mesi in Germania convalescente dopo il tentato avvelenamento di agosto, è stato arrestato e condotto in una vicina caserma di polizia, dove gli è stato negato di poter fare una telefonata, libertà concessa a tutti i detenuti.
L'avvocato dell'oppositore, Olga Mikhailova, ha denunciato di non poterlo assistere, né di aver ricevuto spiegazioni convincenti sul rifiuto di farle prendere contatto con il detenuto.
Nella giornata di sabato centinia di arresti hanno colpito i sostenitori di Navalny a Mosca, dove si era radunata una manifestazione di protesta e solidarietà per l'oopositore al regime russo.
Joe Biden ha prestato giuramento nella giornata del 20 gennaio 2021, in una Washington blindata per impedire sommosse e nuovi attacchi dei sostenitori dell'estrema destra: si è chiusa quindi la presidenza Trump.
La speranza dei sostenitori di Biden è di potersi lasciare alle spalle i quattro anni turbolenti dell'amministrazione precedente, e i primi provvedimenti del neo presidente sembrano essere orientati ad una decisa cesura rispetto a quanto fatto da Trump: obbligo di mascherina negli edifici federali, stop alla costruzione del muro con il Messico, rientro immediato degli Stati Uniti negli Accordi di Parigi e nell'OMS e la cancellazione del "Musilm Ban" voluto da Trump per bloccare l'ingresso negli USA di persone provenienti da paesi a maggioranza musulmana e visti con sospetto dall'amministrazione Trump.
A Savona un ventiduenne è stato arrestato con l'accusa di terrorismo dopo che gli inquirenti hanno accertato la volontà del ragazzo di compiere stragi contro coloro che egli chiamava "nemici", ovvero donne ed ebrei.
Si tratta di un'operazione particolarmente cruenta, che ha scoperchiato una trama terroristica, ispirata ad Utoya e a Christchurch, di chiara ispirazione nazionalsocialista.
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