Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per vivere ci vuole passione. -Oriana Fallaci
La noia. Una condizione che spesso ci affligge, ci fa sentire inermi, quasi inutili. Come scriveva Pascal, non siamo capaci di starcene tranquilli in una stanza. Siamo totalmente immersi nelle nostre frenetiche occupazioni, dalle quali poi è difficile riemergere, per una motivazione molto semplice: abbiamo paura. Abbiamo paura di rimanere soli con i nostri pensieri, temiamo quello che alle volte è il nostro peggior nemico: noi stessi. Siamo capaci di creare dei mostri che non riusciamo a sconfiggere, se non occupando il nostro tempo con qualche sorta di distrazione, così da lasciarli sotto il tappeto di camera, sperando di non calpestarlo per più tempo possibile. Ciò però non ci permette di essere felici; anzi, è solo un fuggire da noi stessi, un ripararsi in quel divertissement di pascaliana memoria.
Abbiamo dei desideri e vorremmo che tutti si realizzassero, ma nonostante la consapevolezza che ciò non è sempre possibile, la non realizzazione di qualcuno di questi provoca un’acuta sofferenza. Si innescano allora una serie di meccanismi per cui l’uomo cerca di “redimersi”, di non sprofondare in quel tunnel di apatia a cui spesso è soggetto.
Ma se Alice non fosse sprofondata nella noia, circondata da tutti quei grandi libri senza figure, avrebbe mai seguito il Bianconiglio? Carroll, con quella che forse è la sua opera più famosa, ci insegna che è proprio questo terribile stato d’animo che in molti casi ci spinge a tirar fuori il meglio di noi. La realtà al di là della tana del coniglio è totalmente rovesciata, una realtà che la stessa protagonista ha creato: la nostra creatività non è altro che la vera e propria azione di fuggire da noi stessi, il nostro mondo interiore.
Avere una passione, oggigiorno, ma come da sempre del resto, è un’ancora di salvezza per tutti noi. Se da un lato l’interesse per un qualcosa ci eleva, ci fa “staccare” dalla quotidianità, dalla noia che costantemente proviamo, questo ci fa comunque rimanere con i piedi per terra, ci spinge a ricercare tutto ciò che a noi è più confacente.
Le passioni ci consentono di realizzarsi, di sfogare le nostre preoccupazioni, trasformandole in qualcosa di estremamente bello, non solo per noi stessi, ma anche per chi ci circonda; in questo modo viviamo meglio, ci poniamo degli obiettivi da raggiungere, desideriamo così la nostra piena realizzazione. Queste spesso ci salvano da noi stessi, dalle nostre ansie e dalla solitudine: in compagnia delle nostre passioni non siamo più soli, ma in compagnia delle mille sfaccettature di noi stessi, siamo lontani dagli affanni.
L’attitudine è come una meta, un qualcosa che ci spinge a vivere, a non abbandonarci e avvilupparci nei nostri stessi pensieri. La passione è l’essenza dell’uomo; tutto il resto è subordinato, viene dopo.
Sperimentate e conoscete voi stessi, perché è in quel luogo che vi ritroverete.
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