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Immagine del redattoreElisabetta Diella

“Deep Work - concentrati al massimo”




Quante volte capita di leggere e rileggere un testo tre, quattro volte senza riuscire ad estrapolare il concetto fondamentale? La risposta di molti sarebbe: troppe! Questo avviene perché in realtà non si è sufficientemente concentrati, non si stanno applicando al massimo le proprie capacità.


Gli studenti adoperano i portatili per prendere appunti durante le lezioni, perché in questo modo si è più veloci, non si perdono le informazioni fornite dai professori e si può controllare immediatamente sul web quando sorgono dei dubbi. Se ciò non avviene, allora molto probabilmente si sta studiando con il telefonino a portata di mano: fonte di distrazione.

In ambito lavorativo, nell’arco di una giornata, si ha la tendenza a controllare ripetutamente la casella di posta elettronica per tenere sotto controllo la situazione, per rispondere ad eventuali mail nel minor tempo possibile o semplicemente per visualizzarle e digitare una risposta in un secondo momento. In questo modo si pensa di essere produttivi, in realtà ci si sta solo distraendo: si sta frammentando la propria attenzione.


Quando si passa da un’attività ad un altra l’attenzione non si sposta istantaneamente dall’attività A all’attività B: per un periodo di tempo si continua ad essere concentrati sull’attività A mentre si svolge l’attività B.


Se al contrario si decide di dedicarsi ad una singola attività, per un lungo periodo di tempo senza distrarsi, si massimizzano le prestazioni nell’attività prescelta. Per concentrarsi al massimo spesso è necessario rifiutare molte novità tecnologiche.

Cal Newport, professore alla Georgetown University, parla proprio della concentrazione e di come massimizzarla nel suo libro “Deep Work - concentrati al massimo”, lettura interessante e leggera. Nel suo scritto, Newport identifica e argomenta quattro regole fondamentali, che tutti dovrebbero applicare per svolgere del lavoro intenso, e propone delle strategie utili per ottimizzare la propria capacità di concentrazione, nella consapevolezza dei limiti della forza di volontà.


1. Lavorare con la massima concentrazione


2. Accettare la noia


3. Abbandonare i social media


4. Ridurre al minimo le attività superficiali


Per ottimizzare la propria produttività, l’ideale sarebbe isolarsi dal resto del mondo, ma ciò non è sempre possibile. Una buona strategia da adottare per impegnarsi intensamente potrebbe essere la “filosofia bimodale”, che richiede di dividere il nostro tempo per dedicare periodi ben definiti ad un’attività specifica, lasciando il tempo restante per altri interessi. Questa strategia è produttiva solo se una persona si dedica ad un determinato impegno per almeno un giorno intero, altrimenti non si può considerare “periodo di lavoro intenso”. Per trarre il massimo risultato da queste sessioni di concentrazione, bisogna sapersi organizzare in maniera rigida rispetto al progetto a cui ci si sta dedicando.


Un’altra tecnica è quella che Newport definisce “filosofia giornalistica”, utile per chi spesso affronta giornate molto impegnative. Attenzione però, perchè per effettuare questa strategia bisogna avere già una buona capacità di concentrazione e fiducia nelle proprie abilità, altrimenti provocherà più danni che vantaggi. La filosofia giornalistica prevede di lavorare in ogni momento disponibile nella propria agenda, anche per solo venti minuti, senza rispettare un orario prestabilito. Questo significa che chi attua questa strategia deve diventare abile nel focalizzarsi solo su ciò che è veramente importante, non ponendosi troppi obiettivi da raggiungere in poco tempo.


Non esiste dunque un unico modo per massimizzare la propria concentrazione, tutto è molto soggettivo, ma qualunque sia la tecnica che scegliamo di adottare, dobbiamo imparare a dosare bene il tempo, portando la nostra mente al limite, ma non oltrepassandolo.


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