Dal greco etymos, “vero” e logos, “studio”, l’etimologia è la scienza che studia l’origine delle parole. Se nell’italiano di oggi molti termini hanno una provenienza chiara, avviene talvolta che certe etimologie provengano invece da storielle simpatiche e inaspettate. Noi di UniFichiamoci abbiamo deciso di raccontarvi una di queste storie ogni giorno fino a Natale, come una sorta di calendario dell’Avvento etimologico. La parola di oggi è: “pizza”.
La “pizza” è uno dei simboli più rappresentativi dell’Italia nel mondo, se non la parola italiana più nota all’estero. Ma da dove ha in realtà origine la sua etimologia?
Esistono varie ipotesi: il primo utilizzo della parola risale al 997 ed è testimoniato in un testo latino proveniente da Gaeta. Negli anni Sessanta poi si pensò ad un’ulteriore base latina individuabile nel termine “pinsa”, tradotto oggi con focaccia - schiacciata, e ad una base greca, che la collegherebbe al termine “pètea”, cioè focaccia di crusca.
Collegandoci all’ambito germanico, secondo altri studiosi la voce andrebbe collegata invece al gotico (o addirittura al longobardo) “pizzo”, con il significato di boccone (come se a qualsiasi italiano un semplice boccone bastasse). L’impronta longobarda sarebbe confermata dall’area di diffusione originaria della parola stessa.
Appare certo però che la fortuna della parola “pizza” venga dal dialetto napoletano.
Questo comporta una visione quasi contraddittoria delle ipotesi appena esposte, ma essendo la pizza un cibo così diffuso, la sua etimologia non è sicuramente certa o evidente a tutti gli effetti, tant’è che il dibattito tra i massimi studiosi risulta ancora aperto.
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