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Immagine del redattoreIlaria Galluccio

Etimologendario Natalizio-cap.16: Meandro



Dal greco etymos “vero” e logos, “studio”, l’etimologia è la scienza che studia l’origine delle parole.

Se nell’italiano di oggi molti termini hanno una provenienza chiara, avviene talvolta che certe etimologie provengono invece da storielle simpatiche e inaspettate.

Noi di Unifichiamoci abbiamo deciso di raccontarvi una di queste storie ogni giorno fino a Natale, come una sorta di calendario dell’Avvento etimologico.

La parola di oggi è: meandro.


La parola meandro deriva dal greco Μαίανδρος, che significa intreccio.


Ma cos’è realmente il meandro?

Il termine meandro è utilizzato in geografia o in potamologia, per indicare le curve che il fiume nel corso del tempo tende a compiere.

Nell’ecologia fluviale, è una ricchezza di gran valore: accresce la superficie di contatto fra acqua e terra, patria della biodiversità.

Conoscendo un po’ di geografia, possiamo ricordare di come la parola “meandro” è adoperata per designare un fiume in particolare, che scorre nell’Anatolia occidentale fino a sfociare nel mar Egeo, il Meandro.


Ma non è tutto!

Con l’espressione meandro inoltre,viene accennata la parte impenetrabile dell’animo umano: la psiche, sede degli intrecci emotivi e delle complicazioni.

Dove la colonna portante è il pensiero.

Nel XIV secolo però all’interno del significato venne aggiunta la definizione di “motivo ornamentale”.




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