Dal greco etymos, "vero" e logos, "studio", l'etimologia è la scienza che studia l'origine delle parole. Se nell'italiano di oggi molti termini hanno una provenienza chiara, avviene talvolta che certe etimologie provengano invece da storielle simpatiche e inaspettate. Noi di UniFichiamoci abbiamo deciso di raccontarvi una di queste storie ogni giorno fino a Natale, come una sorta di calendario dell'Avvento etimologico. La parola di oggi è: nostalgia
Pur essendo un termine così profondo, che racchiude al suo interno le memorie di una vita dai contorni sfumati, la parola “nostalgia” deriva dal semplice accostamento di due sostantivi greci: νόστος (“ritorno”) e ἄλγος ("dolore”). Dunque il sentimento di melanconia misto a dolcezza che si prova nel rivolgere la mente ai tempi andati può essere definito letteralmente come il “dolore del ritorno”. Sebbene di derivazione greca, il termine era sconosciuto agli antichi ma fu coniato dal medico svizzero Johannes Hoffer nel 1688 per descrivere la malattia che coglieva, a volte anche frequentemente, gli svizzeri durante il loro servizio militare in eserciti stranieri. Solo verso la fine dell’800 venne meno l’uso del termine in ambito medico ed entrò nel linguaggio parlato per indicare il rimpianto, il ricordo e la speranza di tornare in luoghi, in tempi e da persone ormai appartenenti al passato.
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