Dal greco etymos, “vero” e logos, “studio”, l'etimologia è la scienza che studia l'origine delle parole. Se nell'italiano di oggi molti termini hanno una provenienza chiara, avviene talvolta che certe etimologie provengano invece da storielle simpatiche e inaspettate. Noi di UniFichiamoci abbiamo deciso di raccontarvi una di queste storie ogni giorno fino a Natale, come una sorta di calendario dell'Avvento etimologico. La parola di oggi è: “alfabeto”.
Saremo tutti d’accordo, immagino, che l’etimologia di questo termine è piuttosto intuitiva; è noto infatti che alfa e beta sono le prime due lettere dell’alfabeto greco e proprio da loro l’elenco dei segni grafici di una lingua prende questo nome. Meno noto è però da dove vengono gli stessi nomi di alfa e beta. Può sembrare strano, ma vengono dal fenicio e hanno un significato davvero insospettabile!
Proprio ai fenici, dopo tutto, si attribuisce il merito di aver inventato il primo alfabeto, da cui poi nasceranno i successivi. Bisogna sapere che in quello fenicio comparivano due lettere, aleph e beth, progenitrici di alfa e beta, che avevano rispettivamente il significato di “bovino” e “casa”. Perché questa stranezza? La aleph era rappresentata come una A rovesciata, in una posizione cioè in cui ricordava il muso triangolare di un bovino; beth invece era un rettangolo diviso in due parti, come una casa con le sue stanze.
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