top of page
Immagine del redattoreWaris Amjed

Firenze città dei diritti


 

L'8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della Donna, le strade fiorentine si sono animate di una manifestazione pacifica a difesa delle violenze di genere, con un pensiero particolare alle donne che vivono la guerra, come in Afghanistan e Ucraina. Firenze, di fatti, città in cui si celebrerà il Toscana Pride dal 18 giugno 2023, non solo si impegna a rivendicare i diritti delle donne, ma anche quelle della comunità lgbtqia+.

Nel pomeriggio si è tenuto l’incontro del corteo “Non una di meno” in Piazza della Santissima Annunziata, che si è protratto fino a Piazza Santo Spirito. Con lo striscione «Se ci fermiamo noi si ferma il mondo. L'8 tutti i giorni» il movimento transfemminista richiedeva una grande adesione, anche se laica e apolitica, rifiutando qualsiasi bandiera di partito o categoria.

Le rivendicazioni portate avanti dal corteo sono state tante, tra le più sentite possiamo nominare l’affrontare la pervasività della violenza maschile e patriarcale contro le donne e le violenze di genere, la ricostruzione del rapporto tra NUDM e i centri antiviolenza e il superamento del concetto “dio, patria, famiglia”.

Le donne che hanno aderito allo sciopero, abbandonando per un giorno il lavoro o la scuola, vogliono soprattutto il diritto di poter esprimere la propria opinione, cosa non ancora del tutto possibile nell’anno corrente. Consideriamo che su 600 seggi elettivi del parlamento, le donne sono 200 in tutto. Tenendo le due aule distinte, alla camera ci sono 129 donne sul totale di 400 posti disponibili e al senato sono 71 su 206. Una percentuale nettamente minore rispetto a quella maschile.


A sostenere questa iniziativa, a favore di una condizione migliore di vita per le donne in ambito sociale, familiare e culturale, le O.S. COBAS del Lavoro Privato e CUB Trasporti hanno indetto un’azione di sciopero generale di 24 ore, sia nell’ambito pubblico che privato.

In quanto città d’arte, Firenze ha garantito l’ingresso gratuito per tutto il pubblico femminile nei Musei Civici Fiorentini. Molte altre sono state le iniziative in occasione dell’8 marzo, tra queste: Donne o corpi di scena? A partire da "Lady Cinema. Guida pratica per attivare le tue lenti femministe", presentato da Le Plurali Editrice e CinematograFica, per raccontare in modo innovativo la storia delle donne nel cinema; la mostra d’arte della pittrice Silvia Calonaci Le stagioni delle donne, la presentazione del libro di racconti E ovunque donne che parlano la mia stessa lingua edizioni di Silvia Meacci e molto altro.


Dato il numero considerevole delle voci e le adesioni alla manifestazione il movimento “Non una di meno” ha ringraziato i suoi partecipanti con lo slogan: “come una marea, oggi Firenze è tutta femminista”. Alzando la voce, le organizzatrici del corteo sono pronte a scendere di nuovo in piazza, a difesa dei diritti di tutti.


Giulia Marmugi

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page