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Italia tutta di bronzo agli europei di Basilea

Dal 21 aprile al 25 si sono svolti a Basilea gli Europei di ginnastica artistica femminile e maschile. Il concorso non prevedeva gare a squadre ma solo individuali, di specialità e, ovviamente, del concorso generale. Nei primi due giorni si sono svolte le qualificazioni con in palio quattro pass olimpici individuali non nominativi che le diverse nazioni potevano contendersi (due maschili e due femminili e massimo uno per nazione). Purtroppo, l’Italia non è riuscita a portare a casa nessun pass, sfiorandoli di pochissimo. Infatti, per quanto riguarda la femminile, ci hanno provato con grande carattere e grinta Vanessa Ferrari e Martina Maggio, le uniche due che potevano giocarselo, in quanto Giorgia Villa e Alice D’Amato, le altre due italiane convocate, hanno già qualificato la squadra ai mondiali di Stoccarda, conquistando insieme a Asia D’Amato, Desiree Carofiglio e Elisa Iorio uno storico bronzo e quindi non potevano concorrere per il pass europeo. Martina dopo un’ottima qualifica senza errori lo ha mancato di soli tre decimi qualificandosi quarta nel concorso generale di All-Around (tutti gli attrezzi) dietro Larisa Iordache che ha conquistato il secondo pass disponibile, per la Romania mentre l’altro pass è andato alla Russia grazie alle prime due atlete qualificate, entrambe russe. Pass mancato anche per l’Italia maschile che ci sperava ancor di più dato che la nazionale italiana non è riuscita a qualificarsi per Tokyo agli scorsi mondiali. Quindi alle prossime Olimpiadi non sarà presente la nazionale maschile, ma soltanto Ludovico Edalli e Marco Lodadio che si sono qualificati come individualisti. A questi Europei invece Nicola Bartolini è andato molto vicino al pass non nominale che avrebbe permesso ad un altro ginnasta italiano di volare a Tokyo. Ma niente da fare, nonostante la buonissima prova dell’atleta e del compagno di squadra Stefano Patron i nostri ginnasti si sono qualificati rispettivamente sesto e undicesimo mancando di poco il pass.

Nonostante l’amaro in bocca per non aver strappato nessun biglietto in più per le prossime olimpiadi, i ginnasti italiani sono riusciti a qualificarsi in ben sette finali europee! Infatti, sono rientrate nella finale al corpo libero e nell’All-Around Vanessa Ferrari e Martina Maggio che si è qualificata anche per la finale a trave mentre Giorgia Villa e Alice D’amato alle parallele. Per gli uomini, invece, Salvatore Maresca è entrato nella finale agli anelli, Carlo Macchini alla sbarra, Stefano Patron nel concorso generale insieme a Nicola Bartolini che ha conquistato anche la finale di corpo libero. Così nei giorni seguenti i nostri atleti ci hanno regalato mille emozioni gareggiando in tante finali di altissimo livello sempre al massimo e portando a casa tante soddisfazioni. Venerdì è stato il primo giorno di finali e la prima che si è disputata è stata quella del concorso su tutti e quattro gli attrezzi per la ginnastica femminile dove però, per l’Italia, ha partecipato solo Martina Maggio, perché Vanessa Ferrari ha preferito riguardarsi e non sovraccaricarsi troppo in vista della finale che davvero le interessava, ovvero corpo libero. Martina, invece, ha ottenuto un ottimo sesto posto in una finale dominata dalle ginnaste russe e inglesi. Dopodiché si è tenuta la finale All-Around per gli uomini, dove Bartolini si è piazzato nono mentre Patron undicesimo, dimostrando comunque di avere degli esercizi solidi in tutte le specialità, nonostante qualche errorino. Nella giornata di sabato sono iniziate, invece, le finali ad attrezzo. Ha dato il via la finale maschile al corpo libero dove Nicola ha conquistato un meritatissimo bronzo, alle spalle del russo Nagornyy che ha vinto ben 4 medaglie e dello svizzero Gishard, portando a termine un esercizio senza errori, preciso ed elegante che gli è valso la prima medaglia in carriera in campo europeo dopo un anno difficile per un infortunio alla spalla




Subito dopo Giorgia Villa e Alice D’Amato sono scese in campo alle parallele con due ottimi esercizi che le hanno portate però rispettivamente al quarto e al quinto posto, medaglia di bronzo sfiorata per Giorgia per appena un decimo di punteggio. Ma senza neanche il tempo di riprendere fiato, nella finale successiva, questa volta agli anelli maschili, Salvatore Maresca ha riportato la bandiera italiana sul terzo gradino del podio accanto al campione olimpico greco Petrounias che ha vinto l’oro davanti a Nagornyy, di nuovo con una medaglia al collo.


La competizione si è conclusa, poi, domenica 25 aprile. L’ultima giornata di gare per l’Italia è iniziata al corpo libero, dove proprio sulle note di ‘bella ciao’ Vanessa Ferrari ha conquistato una fantastica medaglia di bronzo alla sua prima riapparizione in campo internazionale dopo l’ennesimo intervento ai tendini di Achille, dopo quattro anni che non gareggiava più su tutti e quattro gli attrezzi che ha deciso di riportare in gara soltanto quest’anno per i suoi trent’anni e dopo essersi fermata lo scorso mese a causa del covid che l’ha costretta ad allenarsi nel garage mentre guariva dal virus. Insomma l’intramontabile Vanessa è sempre più ostinata nel rincorrere l’unica medaglia che ancora le manca nel suo splendido palmares, ovvero quella olimpica. Infatti non si è arresa e, dopo le medaglie di legno a Londra nel 2012 e a Rio nel 2016 e numerosi interventi al tendine di Achille, l’ultimo nel 2019 che ha coinvolto entrambe le caviglie, è ancora alla ricerca della qualificazione per la sua quarta olimpiade nella coppa del mondo di specialità di corpo libero, dove si contende un posto alle olimpiadi con la connazionale Lara Mori e che si concluderà a giugno con l’ultima e decisiva tappa rimandata causa covid.




Ma tornando agli europei, anche Martina Maggio ha concluso un’ottima finale al corpo libero posizionandosi quarta subito dietro alla compagna di squadra, confermandosi di nuovo tra le migliori ginnaste europee. Le competizioni, poi, si sono chiuse con la finale alla sbarra per gli uomini, dove il nostro Carlo Macchini sa sempre distinguersi più che bene, ma purtroppo stavolta sfiora la medaglia arrivando quarto per poco più di un decimo, consapevole di un errorino di troppo. In questi Europei, quindi, l’Italia ha dimostrato di esserci e di star crescendo sempre di più in questo sport, sia nella categoria maschile che in quella femminile, riuscendo a raggiungere ogni volta traguardi più alti.





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