Un’ennesima ferita si consuma nel cuore di noi tifosi viola dal cuore sempre sofferente. Siamo ormai abituati a (soprav)vivere con motti come “mai una gioia” o “ti amo anche se vinci” tatuati sulla pelle e ormai è diventato ordinario vedere il nostro giocatore simbolo abbandonare la nave e passare alle sponde di (odiati) rivali.
La nostra squadra è la dimostrazione fatta su campo della legge di Murphy (da Wikipedia : Se c'è una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà la prima a farlo) e in fondo forse è proprio questo che nobilita il nostro amore incondizionato per definizione. Ma state tranquilli che ci fa male ogni volta allo stesso modo, come al primo amore perduto.
Fa male per i tempi di cessione, un suicidio calcistico cedere il capocannoniere del campionato a metà stagione. Fa male perché a loro, ancora a loro, proprio a loro, che rischiavano di non andare in Champions privati di chiesa (buona fortuna ragazzo ;-) ) e che invece vinceranno quella coppa scintillante dalle grandi orecchie, trascinati dai gol del “grande” dusan. Non vedo davvero come possano perderla quest’anno, è già scritto.
Andando oltre alle sane goliardie da provinciali (di cui siamo orgogliosi), la cosa che veramente ci logora il fegato è sentire il “Caso Vlahovic” (già il virgolettato fa ridere) che diventa il principale tema di discussione del paese.
Ne parlano ad ogni trasmissione sportiva che parli di Fiorentina e non. Ne parlano gli amici gobbi (i pochi), i ragazzi a cui non frega nulla di pallone ma che si improvvisano tuttologi e dicono che “Hanno fatto bene, 75 milioni non potevano rifiutarli” (per caso finiscono nel vostro conto corrente?)
Si finisce addirittura per farla come prima domanda al Senatore Renzi durante la maratona Mentana, come se fosse quello il principale problema italiano (per inciso, condividiamo la risposta dell’ex premier “speriamo che la Juve prenda Celata così va in serie B”)
Personalmente ho adottato un’ottima strategia nei confronti delle migliaia di conoscenti che mi interpellavano sul tema. 3 semplici parole.
“Vlahovic? Chi è Vlahovic?”
Basta. Basta. Noi siamo la Fiorentina, non la Dusan Vlahovic Football Club.
La Fiorentina è la squadra che amiamo, di tutto il resto ce ne freghiamo.
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