La storia della vaccinazione inizia con Edward Jenner nel 1796, il quale trovò per primo la cura contro il vaiolo, ad oggi completamente estinto. Jenner per la sua scoperta si ispirò alle ricerche degli antichi scienziati cinesi, i quali scoprirono un metodo di prevenzione chiamato variolizzazione, che consisteva nell’iniettare del materiale infettivo ottenuto dalle pustole di un contagiato in via di guarigione, il quale permetteva agli anticorpi del soggetto di scontrarsi con una forma lieve del vaiolo, immunizzandosi. Un famoso “variolizzato” fu l’illuminato granduca toscano Pietro Leopoldo.
Nonostante il grande passo in avanti compiuto dalla società nel campo della lotta ai virus (il vaiolo e molte altre malattie che un tempo mietevano vittime sono ad oggi estinte), stanno crescendo sempre di più i pareri contrari alla vaccinazione di massa, ritornati in voga anche a causa della zoppicante campagna contro il Covid-19.
NO VAX: Fenomeno nato in concomitanza della prima dose di vaccino iniettato in una persona, inizialmente le cause della protesta furono di natura religiosa, siccome si andava ad inserire elementi animali nel sangue umano, considerato come superamento dei limiti imposti da Dio all’uomo.
Oggi, a parte gli ambienti cattolici più integralisti, le cause dell’anti-vaccinismo sono prevalentemente di natura pseudo-scientifica e politica, basate su ricerche di fantomatici candidati premi Nobel e sulla questione della libertà personale.
Molte sono le loro teorie, dalle più razionali alle più folli, alimentate anche dal serpeggiare continuo delle fake news nei discutibili social, primo fra tutti Facebook, che possono diventare bombe pronte ad esplodere nelle mani dei più sprovveduti. Andiamo quindi a vedere ed a confutare le loro principali tesi:
I VACCINI CAUSANO L’AUTISMO: Falso. Questa assurda teoria nasce dagli studi di Wakefield nel 1994, il quale sosteneva la presenza di una correlazione tra autismo e il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia. La ricerca è però errata ed è stata soggetta a manipolazione dalle mani dello stesso scrittore, il quale è stato radiato dall’albo dei medici.
I VIRUS SI ESTINGUEVANO ANCHE PRIMA DELL’AVVENTO DEI VACCINI: Falso. Gli esempi più eclatanti sono quelli del vaiolo e della poliomielite, che sono stati fino al 1800 una piaga per il mondo.
I VACCINI CONTENGONO SOSTANZE DANNOSE PER L’UOMO: Falso. All’interno del vaccino viene inserito (come si faceva anche con la variolizzazione), una parte non letale del virus o una versione sintetica di esso, facendo sì che il nostro sistema immunitario lo memorizzi e sia più reattivo al momento della presenza del vero agente patogeno; nonostante le dicerie e le false informazioni, le reazioni allergiche si presentano solo in un caso ogni due milioni.
I VACCINI NON PROTEGGONO AL 100%: Falso. La malattia si può ripresentare, è vero, ma se protetti dalla vaccinazione le possibilità di morire o di subire gravi danni fisici a causa del bacillo divengono nulle.
VACCINARSI NON SERVE, TANTO POI L’INFLUENZA LA PRENDO LO STESSO: Falso. Durante i periodi invernali questa frase diviene un vero e proprio mantra, nonostante sia errata. Molti altri agenti patogeni possono infatti dare dei sintomi simil-influenzali, rimanendo però molto meno pericolosi per la salute pubblica; l’influenza stagionale provoca infatti ogni anno in Italia dai 5 agli 8 milioni di contagi con circa 8000 morti e questi numeri sono niente in confronto ai morti per SARS-Cov-19.
Queste sono solo alcune delle più famose fake news che fanno sempre più successo tra le nostre chat, le quali, oltre a renderci ignoranti, rischiano di diventare un vero e proprio problema per la comunità: per evitarle basterebbe informarsi su riviste ed articoli scientifici, non come avviene spesso su pagine come “Noncielodicono” o “Libero”.
Emanuele Nesti
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