Si potrebbero dare diverse definizioni di linguaggio. In accordo alla linguistica, potremmo dire che è la componente di un sistema cognitivo, sviluppata dal parlante mediante un processo di acquisizione che porta alla conoscenza della propria lingua individuale L1 (o lingua interna/materna). Tuttavia, non vi annoierò su questioni specifiche e termini tecnici della didattica delle lingue, poiché è più interessante capirne l’uso.
Usiamo le parole tutti i giorni, per parlare con amici, colleghi, professori e familiari; e per ogni categoria scegliamo un registro, un tono e un lessico che sia coerente con il contesto e gli interlocutori. Scelta abbastanza semplice, mi direste, cambiare un tono o un lessico formale con uno colloquiale è un gioco da ragazzi! Ma la riflessione su cui voglio portarvi è un’altra. Con le parole, diciamo davvero tutto? La risposta, il più delle volte risulta negativa, in quanto ognuno di noi prova delle sensazioni che possono essere concordi o meno con il contesto e gli interlocutori con cui interagiamo. Mi rivolgo, con questo articolo, a tutti coloro che il più delle volte si pongono domande di questa natura: “Piacerò alla persona per la quale ho una simpatia?”, “X mi avrà detto la verità?”, “come mai Y si comporta in modo diverso in base a coloro che lo/la circondano?”. Entrare nella testa delle persone e leggere le menti, sarebbe un potere interessante e sicuramente tutti, almeno una volta, avremo voluto farlo. Sebbene sia un’impresa impossibile, esistono dei trucchetti (non scientifici, ma studiati dalla linguistica), che la maggior parte delle volte, risultano essere utili per dare risposta alle questioni precedentemente poste; questi si trovano nel linguaggio del corpo.
Partiamo dalla prima domanda, quando ad una persona piaci cosa succede: (in amicizia o in amore). 1. Di solito, se si è in gruppo e qualcuno fa una battuta e si inizia a ridere, la persona che ci fa più simpatia è quella che involontariamente guardiamo. 2. Se una persona è interessata ai tuoi argomenti, il suo corpo si rivolge casualmente verso di te, soprattutto, i loro piedi. (Strano eh? Ma perché non provare a farci caso?)
3. Se vuoi sapere cosa pensa una persona di te, chiedile che colore le viene in mente guardandoti. Solitamente il colore rappresenta l’impressione che il tuo interlocutore ha nei tuoi confronti. (Piccolo avvertimento, state attenti ai colori Viola e Grigio, hanno significato negativo, il primo riguarda una sottile antipatia o invidia. Il secondo fa pensare ad una persona o troppo confusionaria o troppo fredda.).
Secondo quesito, come capire se qualcuno ti mente: 1. Non ti guarda mai negli occhi e lo sguardo si perde nel vuoto. I più furbi, invece, ti guardano dritto negli occhi, senza mai distogliere lo sguardo. 2. Se inizi a fare troppe domande, si perdono nei discorsi, tantoché il bugiardo, si smaschera da solo. 3. Attenzione alla velocità. Il parlare in modo veloce, è stato studiato negli anni attraverso le pubblicitàradiofoniche. Se si parla in modo attivo e veloce, il cliente sarà maggiormente coinvolto e successivamente incentivato a comprare il prodotto. D’altra parte, parlare con una persona spigliata, dimostra sicurezza e disinvoltura. Per questo, gli “scaltri”, involontariamente, parlano più veloci della norma, affinché il loro interlocutore, inconsciamente, abbia l’impressione che stia dicendo la verità, catturato dalla sua sicurezza. Sembra strano, ma quando parliamo di inconscio, non per forza bisogna collegarsi all’aspetto razionale, soprattutto se si parla di una cara amicizia, o di una persona che ci piace. In questo caso è molto semplice essere ingannati, dato che “abbiamo i prosciutti sugli occhi”.
Ultima domanda, sapere il motivo per cui una persona si comporta in modo diverso in base a chi la circonda.Le ragioni, in questo caso, sono due, o si tratta di mancanza di personalità o di insicurezza. In entrambi i casi, non possiamo farne una colpa, stiamo crescendo, e abbiamo bisogno del nostro tempo e delle nostre esperienze, che fortificheranno o faranno nascerela nostra personalità. Lo stesso, se parliamo di insicurezza, l’unica sponda a cui aggrapparti è mostrare la tua vicinanza, facendo così capire che le prese in giro non fanno per te, vedi poi i suoi comportamenti, e consiglio personale, agisci di conseguenza. I trucchetti qui citati non sono gli unici, il linguaggio del corpo ha un rapporto biunivoco tra gesti e significati inconsci molto vario. E’ un universo da scoprire, ma può essere utile per conoscere meglio se stessi e gli interlocutori con i quali ci relazioniamo. Un percorso divertente, quasi un gioco, che si affianca allo studio della linguistica e della didattica.
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