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Duccio Zambelli

Il pagellone sportivo di gennaio

Comincia questo 2021 e continua la nuova rubrica mensile firmata Redazione Sport, che alla fine di ogni mese riassume i successi (e gli insuccessi) di atleti e squadre italiane e non in giro per il Mondo. Un vero e proprio pagellone nel quale saranno valutati gli eventi sportivi più importanti degli ultimi 30 giorni. Pronti? Cominciamo!


CALCIO


Napoli Fiorentina, game, set & match: voto 3

Difficile, quasi impossibile anche solo provare ad analizzare una delle partite di calcio più strane degli ultimi anni. È la fotografia perfetta di quello che è diventato il calcio senza pubblico a cui ci siamo, ahimè, abituati. Blackout improvvisi, mancanza di concentrazione e risultati a cui raramente abbiamo assistito su un campo da calcio (specialmente nel nostro campionato). Le occasioni per i padroni di casa non sono state molte se confrontate con la mole di gol incassata dal povero Dragowski. Ma, ogni folata offensiva dei partenopei si è trasformata in una rete meravigliosa, complice sicuramente il modulo ultra offensivo schierato da Prandelli. Il Napoli è un fiume in piena e, tra una giocata spettacolare e l’altra riesce a chiudere il primo tempo avanti di 4 lunghezze. Nella ripresa la musica non cambia e i ragazzi di Gattuso chiudono in bellezza con le reti nuovamente di Insigne e Politano. Voti pessimi per il mister e tutta la squadra, soprattutto per la prova di Castrovilli, colpevole in 4 dei 6 gol degli azzurri. Questa non è la sua posizione e non è l’unico costretto ad alcune prestazioni fuori dalla propria comfort zone. La squadra viola, ancora una volta, si è mostrata per quella che temevamo potesse essere: un’accozzaglia di ottimi calciatori a formare una squadra incompleta e priva di identità, vittima di una dirigenza che piuttosto che focalizzarsi sulla programmazione a breve termine, strizza l’occhio a questioni extracalcistiche (lo stadio su tutte). Ma... la qualità della rosa è immensa, l’unità nello spogliatoio si sta formando a piccoli passi, ed è per questo che finalmente a Torino, nonostante la doppia inferiorità numerica nei minuti finali, abbiamo visto una SQUADRA sotto tutti i punti di vista.


I 6 cambi della Roma contro lo Spezia: voto 4

I meno patiti di pallone ultimamente si saranno stupiti (magari proprio in queste partite di Coppa Italia trasmesse alla Rai) quando le varie squadre nel secondo tempo effettuavano quarta e quinta sostituzione : il numero dei cambi in partite ufficiali è sempre stato 3, ed aumentato a 5 solo da Giugno scorso per fronteggiare le partite ravvicinate causa Covid. Ebbene, Fonseca e i dirigenti della Roma devono esser stati contagiati dalla sindrome dell'appassionato di pallone occasionale, quello che magari pensa che Totti e Del Piero giochino ancora. Perché è vero che restare lucidi dopo l'ennesima papera di Pau Lopez che ti costa l'espulsione è solo per chi ha un cuore forte, ma dimenticarsi il numero di sostituzioni fatte è un episodio che nel 2021 mai avrei pensato di vedere, visto che gli amatori, la terza categoria e il campionato pulcini sono sospesi. E invece succede che (sicuramente ingannati dal regolamento delle coppe europee che in caso di supplementari dispone un cambio aggiuntivo) la Roma faccia tranquillamente 6 cambi, riuscendo nell'impresa di perdere 2 volte nella stessa serata dallo Spezia : sul campo e a tavolino.

Se aggiungiamo il fatto che non è la prima volta che succede quest'anno ai giallorossi (altro 0-3 contro il Verona dove alla prima giornata non venne inserito in lista Diawara) ci rendiamo conto di essere davanti a una stagione memorabile, in negativo.


OLIMPIADI


L’Italia che ha rischiato di non partecipare alle Olimpiadi: voto 2

Quest’estate (se i Giochi Olimpici si svolgeranno, e di questi tempi non si sa mai) potremo festeggiare le vittorie dei nostri atleti alle Olimpiadi di Tokyo cantando l’inno e sventolando il tricolore. Ma per qualche giorno, l’intera comunità sportiva italiana ha sudato freddo: la nazionale italiana ha rischiato di venire esclusa dai giochi, cancellata dal medagliere, coi nostri atleti costretti a gareggiare senza nazione e bandiera come solo i russi devastati dal doping di stato e i bielorussi di Lukashenko. Fortunatamente la situazione è rientrata, ma come mai abbiamo corso questo rischio? Politica e sport devono essere due rette parallele: quando la politica va a intromettersi nelle vicende sportive non è mai un buon segno, e da regolamento del CIO i comitati olimpici nazionali devono essere indipendenti, slegati da qualunque altro potere politico. Il Coni (comitato olimpico nazionale italiano) non è più indipendente dalla politica dall’approvazione della legge di bilancio 2018, ai tempi del governo Lega-5 stelle, quando viene creata una nuova società, denominata Sport e Salute, che agisce "quale struttura operativa per conto della autorità di governo, competente in materia di sport". Nascono così due problemi, uno di finanziamenti e uno di governance: il Coni viene di fatto subordinato a questa società governativa. Il CIO si oppone da subito, e per lungo tempo continua a chiedere chiarimenti al governo italiano, che si impegna a rendere nuovamente indipendente il Coni senza però fare nulla in proposito. Vista l’immobilità del nostro paese, il 25 Gennaio il CIO è passato alle maniere forti, dandoci 48 ore di tempo per risolvere la situazione prima di escluderci definitivamente dalla competizione. Fortunatamente il consiglio dei ministri del presidente dimissionario Conte ha approvato un decreto tampone che rende nuovamente indipendente il Coni, e ci ha salvati da una figuraccia internazionale. Tutto è bene quel che finisce bene, ma non possiamo certo festeggiare per come questa storia particolare e decisamente torbida è stata gestita. Speriamo solo che la politica impari dai propri errori e non si intrometta più nel mondo dello sport, che deve restare un’isola felice indipendente dai giochi di potere della politica.



Il Setterosa non ci sarà alle Olimpiadi di Tokyo 2021: voto 4,5

Le ragazze della pallanuoto femminile non sono riuscite a qualificarsi per i prossimi giochi olimpici. La sconfitta contro l'Ungheria nel torneo preolimpico di Trieste per 13-10 non ha permesso alle ragazze di Paolo Zizza di raggiungere la finale e dunque di non poter strappare uno dei due pass disponibili. Non ha funzionato il mix tra giovani e esperte, che ha visto anche pesanti esclusioni (non convocata Giulia Emmolo). Una sconfitta al sapore di fallimento, per una squadra che purtroppo non riesce a tornare ai livelli di ormai qualche anno fa. Una squadra che nel 2004 ci aveva visto trionfare nell'olimpica Atene. Ricordi lontani, troppo. L'Italia a Tokyo avrà una squadra in meno.


BASKET


Harden passa ai Brooklyn Nets e si crea il trio dei sogni: voto 7,5

James Harden, Kevin Durant e Kyrie Irving, tutti nella stessa squadra, tutti ai Nets. Agli appassionati di NBA questo gennaio ha riservato un mega trade che rimarrà nella storia della lega americana, con il passaggio del Barba dagli Houston Rockets alla squadra di New York. Percorso inverso lo fanno Allen, Prince (poi girati ai Cavs) e LeVerts (che va ai Pacers, ma sfortunatissimo e fermato per un problema cardiaco). Agli Houston dunque vanno Oladipo, Exum e Kurucs. All'esordio Harden sigla una tripla doppia ma non basta contro i Cavs che ne vincono due di fila. Intanto torna in campo anche Irving, scomparso dal rettangolo per qualche settimana a causa di problemi personali. Il trio ingrana e mette quattro vittorie di fila con il picco del massimo stagionale contro i Thunder (147 punti segnati, senza Durant). Ora i Nets fanno paura e guadagnano punti nella corsa verso l'anello. That's NBA!


SCI


Continuano ad arrivare grandi risultati per l’Italia nella coppa del mondo di sci alpino soprattutto per la squadra femminile. voto: 8

Nel mese di gennaio si sono disputate altre 11 gare e l’Italia è salita sul podio in ben 8 di queste, mancando la medaglia soltanto nella specialità dello slalom speciale, dove ancora c’è da migliorare. Intanto nella discesa libera troviamo una super Sofia Goggia, irraggiungibile dalle avversarie e soprannominata “speed master”, colei che insegna la velocità. Infatti è riuscita a vincere tutte e tre le tappe della sua disciplina preferita, mantenendosi al comando della coppa di specialità con quasi 200 punti di distacco dalla seconda. Molto bene anche Elena Curtoni che conquista un bronzo nella discesa libera di Crans Montana, separata dalla compagna di squadra da una splendida Lara Gut. Un’altra atleta italiana particolarmente in forma è Marta Bassino che si aggiudica due medaglie d’oro e un bronzo nelle tre tappe di slalom gigante e un argento nel primo super gigante del mese, posizionandosi quinta nella classifica generale, alle spalle di Sofia Goggia per soli 25 punti, e mantenendo la prima posizione nella coppa di specialità di slalom gigante. Disciplina nella quale troviamo alla quarta piazza anche la nostra Federica Brignone, quarta anche nella classifica di specialità del super-G. In questo mese ha conquistato solo un terzo posto in slalom gigante ritrovandosi settima nella classifica generale guidata saldamente da Petra Vlhova che conquista punti praticamente in tutte le gare, seguita da Lara Gut imprendibile nel super gigante, ma efficacie anche in tutte le specialità veloci che le permettono di stare davanti a un ottima Michelle Gisin. Risultati importanti per la squadra azzurra sono stati anche un quinto e un quarto posto di Laura Pirovano in discesa libera e un quarto posto per Francesca Marsaglia in super-G. Gare decisive per i tecnici, che devono scegliere chi convocare per i mondiali di Cortina che inizieranno l’8 febbraio. La brutta notizia arriva pochi minuti dopo che abbiamo pubblicato il pagellone. Infortunio per Sofia Goggia dopo che la gara di Garmisch del 31 gennaio è stata rinviata per nebbia. Ad una settimana dai Mondiali di Cortina, lo sci italiano potrebbe perdere la sua punta di diamante.

Passando allo sci maschile, la coppa del mondo è ancora guidata dal francese Alexis Pinturault, seguito da Marco Schwarz e da Marco Odermatt. Per l’Italia, in questo inizio di 2021 sono arrivati due bronzi, il primo del giovane e promettente Alex Vinatzer in slalom speciale e il secondo dal più esperto Dominik Paris in discesa libera a quasi un anno da un infortunio al ginocchio che lo aveva costretto a terminare in anticipo la scorsa stagione iniziata alla grande. Quest’ultimo è il primo degli italiani nella classifica generale, al 20esimo posto e l’unico nella top five di una classifica di specialità, ovvero nella discesa libera. Ma piazzamenti importanti sono arrivati anche dagli ottimi De Aliprandini sesto in slalom gigante, Innerhofer quarto in discesa libera, Razzoli settimo e Moelgg ottavo entrambi in slalom speciale.


Inizio dolceamaro per Michela Moioli in Coppa del Mondo: voto 7

Avvio di 2021 dolce, ma che lascia un po’ di amaro in bocca, per Michela Moioli, a caccia della quarta sfera di cristallo a soli 25 anni. Nel primo appuntamento stagionale di Coppa del Mondo di Snowboardcross, che si è svolto lo scorso 23 gennaio, la bergamasca ha dettato legge imponendosi in maniera sontuosa sulle nevi di Chiesa in Valmalenco (Sondrio), davanti alla statunitense Taye Gulini e alla ceca Eva Samkova. Una vittoria che ha confermato il ruolo da protagonista dell’azzurra, detentrice uscente della Coppa del Mondo. Tuttavia, in gara-2, andata in scena il giorno seguente sempre in Valtellina, Moioli non è riuscita a bissare il successo, fermandosi, con rammarico, al quarto posto nella Big Final. L’italiana infatti, prima di gara-2, non scendeva dal podio da marzo 2019, arrivando così a 8 top-3 consecutive, a -1 dal record di 9 podi di fila detenuto dalla canadese Dominique Maltais. Dopo il primo weekend di competizioni, la nostra portacolori è comunque terza in classifica generale (a 10 punti dal duo di vetta Gulini-Samkova), confermandosi ancora una volta tra le atlete favorite per la conquista della sfera di cristallo.


SLITTINO


Kevin Fischnaller, sprint che vale oro: voto 9

Felicità azzurra nella Coppa del Mondo di slittino: l’altoatesino Kevin Fischnaller si è aggiudicato l’oro a pari merito con Felix Loch nella specialità sprint. Nella terza ed ultima prova sulla pista artificiale di Igls (Austria), l’atleta azzurro è arrivato al traguardo alle spalle del russo Semen Pavlichenko e davanti al tedesco Felix Loch, riuscendo a guadagnare 85 punti preziosi da sommare ai 140 accumulati in precedenza. Raggiungendo 225 punti in graduatoria, Fischnaller ha agganciato Loch, che fino alla prova precedente era in testa alla classifica. Il tedesco, che ha terminato la prova con un terzo posto, ottenendo 70 punti da sommare ai 155 già intascati, non è riuscito a rimanere in vetta alla classifica in solitudine. Il punteggio finale di entrambi è infatti 225 e per questo la giuria ha deciso di premiare i due atleti con il primo posto.


TENNIS



Australian Open? Meglio dire Australian Closed!: senza voto

Anche quest’anno, come è normale che sia, la stagione tennistica avrà inizio a Melbourne, Australia, dove dal 8 al 21 febbraio avrà luogo il primo attesissimo evento dell’anno: l’Australian Open. Di “normale” però c’è ben poco. Gli organizzatori australiani avevano comunicato, al momento dell’iscrizione al torneo, che a tutti i partecipanti all’evento (che si tratti di giocatori, preparatori o familiari) all’arrivo sarebbe stata imposta obbligatoriamente una quarantena preventiva di quattordici giorni, per evitare un eventuale diffusione di contagi. Allo stesso tempo, era stato garantito a tutti gli atleti che ognuno di loro, nonostante la quarantena, avrebbe avuto cinque ore al giorno a disposizione per potersi allenare in vista del torneo. Nonostante sia stato previsto lo spostamento degli atleti con aerei privati, sono stati riscontrati dei casi di positività al Covid-19, pertanto 72 giocatori sono stati confinati nelle loro stanze d’albergo senza avere la possibilità di allenarsi. Ed è qui che la creatività dei tennisti ha preso il sopravvento. Molti infatti hanno provato ad allenarsi in stanza con tutto ciò che avevano a disposizione: fasce elastiche, piccoli pesi, sedie, materassi. Alcuni guardavano la tv con la racchetta in mano immaginando di colpire la pallina, mentre altri semplicemente si sono abbandonati alla quarantena: pigiama e letto. Il tutto rigorosamente condiviso con i fan sui social. Adesso che sono tutti finalmente “liberi” non ci resta che augurare loro buona fortuna e che vinca il migliore!


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