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Immagine del redattoreTommaso Massai

Il peso delle cose



Duriamo più fatica a sollevare un manubrio da 10kg o a tenere in mano un bicchiere d'acqua tutto il giorno?

Confrontando le masse e il lato prettamente fisico il confronto è schiacciante a favore del manubrio, ma la realtà sorprende e ci dimostra che non è affatto così. Provate infatti a impegnarvi a prendere un bicchiere e a riempirlo di acqua : prendetelo in mano, fissatelo bene, concentratevi solo su di esso. Dopo pochi minuti di esercizio vi sarà almeno entrata in testa una noia assurda se non peggio; se poi continuate a tenerlo ancora in mano vi saliranno tutte le ansie e penserete solo che la vostra è una vita di merda.


L'aspetto mentale conta più dell'oggettività delle cose.

Abbiamo una mente e dei sensi capaci di captare e assimilare ogni sensazione e istantanea del mondo che ci circonda. Madre natura ha donato a tutti una certa sensibilità nella vita.

Più profonda o meno sta in ogni persona, non esiste un uomo che tenga la mano sul fuoco dopo essersi bruciato, i nostri recettori del dolore sviluppano l'istinto di allontanamento, per non farsi male. Questo innegabile potere ci porta a fabbricare una realtà tutta nostra : ogni immagine ci desta un pensiero o un'impressione, o al limite non ce ne frega niente.


Ebbene, qualunque ansia o dolore che proviamo è relativa a come e quanto percepiamo certe cose.

La variabile fondamentale, oltre il modo, diventa quindi il tempo.

Più importanza diamo a una cosa che ci fa star male, più questa ci assale durante le giornate e ci condiziona.

Poco importa se quel peso da sopportare è un fardello insormontabile o, appunto, un bicchiere d'acqua.

Se diamo spazio illimitato al nostro problema questo se lo prende tutto, ci paralizza la mente. E entriamo in un loop negativo difficile da sconfiggere.


È importante imporre un confine ai nostri pensieri brutti. Un limite. Razionalizzare il tutto. E vincere la partita con la vostra mente.

Vi sarà sicuramente capitato, quando parlate con qualcuno di caro in un momento di tristezza, di sentirvi rispondere : "guardati intorno, c'è tanta gente che sta peggio di te, tutti hanno dei problemi e anche più grossi dei tuoi ma vanno avanti."

Non c'è cosa più vera, ma quando siamo giù di morale siamo ben chiusi dentro la nostra realtà immaginaria e non sappiamo vederli, i problemi degli altri.

La forza per rialzarsi parte sempre da noi.

Quando capiamo che il nostro guaio, qualunque esso sia, può essere racchiuso in un bicchiere d'acqua. E nessuno ci forza a tenerlo in mano tutto il giorno affaticando il braccio. Possiamo posarlo, iniziare a guardare cosa c'è sul tavolo della cucina, ricominciare a vivere tranquillamente.


(È solo un piccolo passo. Sta a noi decidere quando farlo.)

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