top of page
Duccio Zambelli

Il riassuntone sportivo di marzo

Continua la rubrica mensile firmata Redazione Sport, che alla fine di ogni mese riassume i successi (e gli insuccessi) di atleti e squadre italiane e non in giro per il Mondo. Un vero e proprio riassuntone nel quale saranno inseriti gli eventi sportivi più importanti degli ultimi 30 giorni. Pronti? Cominciamo!


CALCIO


LA NAZIONALE DI MANCINI FA 3 SU 3. CHI BEN COMINCIA...

Grinta. Passione. Talento. 24esimo risultato utile consecutivo per i nostri ragazzi. 3 vittorie, 6 gol fatti e 0 subiti nelle prime 3 partite di qualificazione al mondiale in Qatar del 2022. Squadra giovane , cinica e con reparti completi e di grandissimo livello. Parliamoci chiaro, gli ultimi avversarsi degli azzurri (Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania) lasciavano un po’ a desiderare...Ma ,si sa, vincere aiuta a vincere. Prestazioni convincenti come quelle di questa settimana agiscono da stimolo, scacciando via le ombre ormai lontane, ma spesso ricorrenti, del disastro del 2018...

Gran parte del merito è sicuramente del nostro CT: giochiamo un calcio “europeo”, colorato da un fraseggio arrembante, complice di un centrocampo di altissimo livello. I risultati ottenuti e la profondità della rosa di Mancini sono importantissimi per la rinascita del calcio italiano, visto il tracollo delle nostre squadre in tutte le competizioni europee. È fondamentale adesso rimanere con i piedi per terra. Il prossimo obiettivo è l’europeo, con le 3 partite del girone contro Turchia, Svizzera e Galles da giocare in casa, all’Olimpico, nel primo europeo itinerante della storia. La speranza è che qualche tifoso azzurro possa viverlo, finalmente, sugli spalti...


DIMISSIONI A SOPRESA A FIRENZE: L'ADDIO DI PRANDELLI


Con una triste lettera di addio Cesare Prandelli ha lasciato per sempre la Fiorentina: una notizia sconvolgente e inaspettata per tutti i tifosi che l’hanno salutato con ammirazione sia verso l’allenatore che verso l’uomo. Stress, stanchezza, inadeguatezza: queste sono le cause descritte dal tecnico di Orzinuovi che stanno alla base della scelta di lasciare. Una scelta dura, sofferta, ma necessaria, visto che da un certo momento della stagione Prandelli ha iniziato a soffrire anche fisicamente, fino al malore che ha seguito la sua ultima partita contro il Milan. L’addio non è solo alla Fiorentina, squadra che ama, tifa e a cui è legato da un rapporto unico nel mondo del calcio; ma probabilmente anche al calcio stesso: un mondo che, come Cesare spiega nella lettera, sta andando troppo veloce e non fa più per lui. Sulla panchina viola, per le ultime 10 partite della stagione, vedremo ora il ritorno di Beppe Iachini, che avrà il compito di salvare la squadra e finire il campionato in maniera dignitosa. In quanto a Cesare, ci auguriamo di vederlo presto allo stadio, a tifare la sua amata Fiorentina col sorriso e l’umanità che lo contraddistinguono.


“E CI RIPROVEREMO L'ANNO PROSSIMO" CIT.

“Se si passa bene, se non si passa oh è una partita di calcio e ci riproveremo l’anno prossimo”Max Allegri si esprimeva così a aprile 2019 prima della sconfitta contro l’Ajax. Parole diventate virali e che anche quest’anno (purtroppo eh) risuonano in loop nelle orecchie di tanti tifosi juventini. Tranquilli amici gobbi, il prossimo anno non vedo come possiate perderla, è già scritto. Andando oltre l’ironia, si registra un altro fallimento della Juventus in Champions contro una squadra sulla carta abbordabile. A questo giro il protagonista Ronaldo non ha lasciato traccia contro i suoi connazionali del Porto e ci si inizia a chiedere se valga la pena accollarsi il suo stipendio per questi risultati. Già dalla scorsa estate con l’arrivo di Pirlo si è iniziato a parlare di ridimensionamento e i fatti non smentiscono. Non è per forza un male iniziare un nuovo ciclo, bisogna però esser sicuri sulle prime fondamenta da gettare. Essersi affidati a Pirlo, un vero e proprio esordiente in panchina, era una scelta molto azzardata ed era più che preventivabile un’annata sotto le aspettative. Il vero percorso potrebbe iniziare dal prossimo anno, quando dopo un anno di rodaggio si capiranno i nuovi potenziali della squadra che ha dominato l’Italia nell’ultimo decennio. Se invece gli Agnelli decideranno di puntare su un nuovo allenatore si sarà solo buttato un anno. E nel frattempo si prendono sberle in campionato e in Europa. Dove, per inciso, neanche le altre italiane hanno fatto meglio. Solo la Roma è ancora in corsa per l’Europa League e seppur i sorteggi fossero sfavorevoli ci potevamo aspettare uno scenario migliore. Da cosa può ripartire allora il calcio italiano? Da una batteria di giovani che sembra forse finalmente pronta a prendersi la scena, in primis con Chiesa. Da una nazionale che vince e convince sempre di più, plasmando giocatori importanti. Dal PSG di Florenzi e Kean che sballotta il Barcellona anch’esso in caduta dopo anni di puro dominio. E se questo non basterà? Tranquilli, lo dice Max (tanto nominato in questi giorni): ci riproveremo l’anno prossimo.


SCI


LA SFERA DI CRISTALLO A VLHOVA E PINTURAULT. A BASSINO E GOGGIA DUE COPPE DI SPECIALITÀ


Con le finali di Lenzerheide (Svizzera), andate in scena dal 19 al 21 marzo (visto l’annullamento causa meteo delle discese e dei superG maschili e femminili, previste il 17 e il 18), si è conclusa la stagione 2020/21 di sci alpino. La sede svizzera è stata dunque teatro dell’assegnazione delle sfere di cristallo e delle coppe delle varie discipline. La classifica generale è stata vinta in campo femminile dalla slovacca Petra Vlhova, mentre tra gli uomini si è imposto il transalpino Alexis Pinturault.

Vlhova è riuscita a contrastare l’assalto finale della ticinese Lara Gut-Behrami (moglie del calciatore Valon Behrami, ex Fiorentina), vincitrice di due ori e un bronzo ai Mondiali di Cortina, grazie anche alla suddetta cancellazione delle gare veloci, in cui la svizzera sarebbe stata tra le favorite. Per il mancato recupero di queste competizioni non sono mancate le proteste della Gut, che, in occasione dello slalom gigante, ha interrotto la sua gara alla terza porta: il gesto è stato interpretato da molti un segno di protesta, benché l’atleta abbia smentito dichiarando in seguito di essersi fermata perché troppo scarica di energie, e dunque poco stabile fisicamente per affrontare una discesa (la domanda sorge spontanea: perché presentarsi allora al cancelletto di partenza?). Rumors a parte, Lara si è comunque consolata portando a casa la coppa di super g. In casa Italia, seppur di fronte a un finale di stagione in calando, sorridono Sofia Goggia e Marta Bassino: la prima, nonostante l’infortunio patito a Garmisch (Germania), che ha costretto la bergamasca al forfait per i Mondiali di Cortina, si è aggiudicata la coppa di discesa, già conquistata nel 2018; la seconda, dopo l’oro nel parallelo iridato, ha trionfato nella classifica di slalom gigante per la prima volta in carriera, trofeo che si era già assicurata con una gara di anticipo, con il quarto posto dello slalom gigante di Jasná (Slovacchia) del 7 marzo scorso. Federica Brignone, invece, non è riuscita a bissare i successi della stagione precedente. Un inverno estenuante per l’ex detentrice della Coppa del Mondo: Brignone stessa, al termine delle finali di Lenzerheide, in cui ha ottenuto un quarto posto nel gigante, ha ammesso di aver perso progressivamente motivazione (sebbene abbia eguagliato il record italiano di vittorie in campo femminile di Deborah Compagnoni), il che è fondamentale per presentarsi al via delle competizioni del prossimo anno.

Tra gli uomini, oltre a Pinturault, vincitore anche delle coppe di slalom gigante e di parallelo, nel corso della stagione, si sono distinti gli austriaci Marco Schwarz e Vincent Kriechmayr rispettivamente in slalom e in super g, mentre allo svizzero Beat Feuz è andata la coppa di discesa libera. Annata sottotono per gli azzurri, anonima con pochi guizzi: i podi sono stati solo 3 (a fronte dei 17 delle azzurre), mai cosi pochi dal 2000-2001; una sola vittoria, archiviata da Dominik Paris, unico italiano ormai da qualche anno a questa parte in grado di vincere in Coppa del Mondo tra gli uomini. Le finali in Svizzera hanno tuttavia riscoperto il talento del giovane Alex Vinatzer, ancora quarto in slalom, dopo la medaglia di legno dei mondiali. In una stagione piatta di emozioni nel settore maschile, la nota più colorata (e sorprendente) è arrivata sicuramente da Luca De Aliprandini, che ha chiuso bene in quinta posizione l’ultimo gigante (vinto da Pinturault) della stagione: un’annata trionfale grazie all’argento che si è messo al collo a Cortina. Appare comunque evidente come lo sci tricolore maschile non stia attraversando un periodo brillante di forma e che abbia sete di giovani promettenti per il prossimo quadriennio olimpico, in ottica Milano-Cortina 2026.


VELA


L'AMERICA'S CUP RIMANE IN NUOVA ZELANDA

La 36° edizione dell’America’s Cup è giunta al termine ed Emirates Team New Zealand, portando il risultato finale sul 7-3, si è riconfermato campione. Nonostante la sconfitta, Luna Rossa ha dimostrato di essere un avversario non semplice da battere, stringendo i denti fino alla fine. Per il team italiano il risultato finale è pur sempre un traguardo importante: è la prima volta che Luna Rossa ha conquistato dei punti in finale di America’s Cup. Ma il tempo non si ferma e si pensa subito alla prossima edizione: la sfida è già stata lanciata, ora bisogna solo accordarsi sugli aspetti tecnici e mettere in azione le barche.


TENNIS


LA NUOVA GENERAZIONE DI TENNISTI È PRONTA

Da una settimana in Florida si sta svolgendo il Miami Open e se c’è qualcosa che ha sorpreso gli appassionati di tennis è la mancanza dei “big” al torneo ATP Masters 1000. Niente Djokovic o Nadal, i grandi da battere sono i giovani Daniil Medvedev, Stefanos Tsitsipas, Alexander Zverev e Andrey Rublev. Che ci stiamo avvicinando al cambio generazionale è ormai innegabile, sono molti i giovani talenti che stanno iniziando a farsi notare, da Tsitsipas, che è già arrivato alla vetta, a chi invece è in scalata come Denis Shapovalov e Jannik Sinner. Parlando di giovanissimi, l’Italia ha un primato: al momento solo due atleti nella classifica top 100 hanno meno di vent'anni ed entrambi sono azzurri, stiamo parlando di Jannik Sinner, classe 2001 e Lorenzo Musetti, classe 2002.

Tra le novità del mese non dimentichiamoci quelle riguardanti in generale il ranking ATP per il nostro paese: gli azzurri nella top 100 ora sono 9, è la prima volta nella storia. Ecco i nomi degli atleti in lista: Matteo Berrettini (10), Fabio Fognini (17), Jannik Sinner (31), Lorenzo Sonego (34), Stefano Travaglia (70), Salvatore Caruso (85), Marco Cecchinato (90), Lorenzo Musetti (94) e Andreas Seppi (97). L’Italia si riconferma così il quarto Paese con più tennisti nella top 100, dietro a Spagna, Francia e Stati Uniti.


MOTORI


FINALMENTE UN PO' DI BATTAGLIA PER LA VITTORIA IN UNA FORMULA 1 INVASA DAI GIOVANI

L'attesissimo campionato di formula uno è iniziato, come ogni anno, l'ultimo weekend di marzo, dal Bahrein.

Siamo solo alla prima gara ma le emozioni non sono mancate. Dopo la fantastica pole position del giovane Max Verstappen a bordo della sua red bull, in gara, il campione Lewis Hamilton, si è ripreso il primo gradino del podio conducendo una fantastica gara, come al suo solito, ma non senza sudare. Ha dovuto lottare con i denti contro l'agguerrito Max che fino alla bandiera a scacchi ha tenuto in bilico il risultato. Infatti ha sorpassato l'uscente campione del mondo a pochi giri dalla fine, ma poi gli è stato suggerito dal muretto di rendere la posizione a Lewis per evitare sanzioni dopo che aveva di poco oltrepassato il limite della pista. Il terzo gradino del podio se lo aggiudica l'altro pilota Mercedes, Bottas, che ha guardato la lotta per il primo posto da spettatore per quasi tutta la gara, ma comunque senza commettere errori. Sicuramente competitiva la red bull, ha lasciato un po' di dubbi sulla sua affidabilità dopo che la macchina del nuovo acquisto della scuderia, sergio Perez, si è spenta di colpo nel giro di ricognizione, costringendolo a ripartire dai box. Ma comunque il pilota messicano è riuscito a raggiungere un ottimo quinto posto alle spalle di Lando Norris che ha portato la Mclaren ai piedi del podio, staccando il compagno di squadra, Ricciardo, che ha concluso solo al settimo posto. Al sesto posto troviamo invece Charles Leclerc a bordo della ferrari, risultato non entusiasmante ma abbastanza buono, data la rovinosa stagione dell'anno scorso. Fa ben sperare soprattutto il quarto posto della qualifica. C'è molto da lavorare per riportare il cavallino nella lotta per la prima fila, la prossima stagione, ma le speranze non mancano. Intanto potrebbe essere alla portata il terzo posto nella classifica costruttori. Per ora Sainz, il nuovo pilota della scuderia, si è aggiudicato un anonimo ottavo posto senza deludere troppo le aspettative.

Tra i primi dieci anche il debuttante Tsunoda a bordo dell'alphatauri, che riesce a conquistare già due punti solo alla sua prima gara in F1, mentre l'altro esordiente in questa competizione, Mazepin, è uscito appena nel primo giro. Ma non solo giovani in questo gran premio, infatti era molto atteso anche il ritorno dell'esperto Fernando Alonso che, dopo un inizio di gara molto convincente è stato costretto a ritirarsi per un problema dovuto ad un sacchetto di plastica di un panino che si era infilato in un condotto dei suoi freni, surriscaldandoli pericolosamente. Insomma non proprio un fortunato ritorno dopo due anni di stop. Ma, parlando dei piloti più esperti, ci si potrebbe domandare dove sia finito Sebastián Vettel che lo scorso anno guidava la ferrari. Beh appena al 15esimo posto a bordo della nuova Aston Martin, ma non senza combinare qualche guaio, come, per esempio, il clamoroso tamponamento ai danni del povero Ocon che gli è costato anche qualche punto sulla patente.


IN ARCHIVIO LA PRIMA GARA DELL'ANNO ANCHE IN MOTO GP: VINALES NE APPROFITTA SENZA MARQUEZ, SORPRESA BAGNIAIA

Marc Marquez continua la preparazione, ma alla partenza della Moto GP lui non c'è. Ne approfitta un altro spagnolo per prendersi i primi 25 punti della stagione: Maverick Vinales su Yamaha stacca tutti dopo il dominio per grande parte della gara di un superbo Bagniaia e vince il primo titolo dell'anno. Pecco si deve accontentare di un terzo posto, dopo una pole e una battaglia all'ultimo centimetro con Zarco (secondo) e Mir (quarto). Quartararo finisce quinto e dietro ancora un tris tutto spagnolo Rins e i fratelli Espargaro. Vale Rossi dopo una qualifica da quarto posto, termina dodicesimo, terzo tra gli italiani con Bastianini decimo.

In Moto 2 la vittoria va a Lowes, secondo Gardner, terzo Di Giannantonio che comnosso dedica il suo podio a Fausto Gresini, recentemente scomparso. In Moto 3 invece primi tre posti occupati da Masia, Acosta e Binder.


BASKET


COLPI DI SCENA IN NBA: TRA INFORTUNI E MERCATO

Avete presente quando uccidono il protagonista di un film? Solitamente succede alla fine, oppure e solo un salto nel futuro iniziale. Nell'NBA questo è accaduto proprio in mezzo alla stagione. Calma, nessuno è morto ovviamente, stiamo parlando di infortuni. A fermarsi è stato sua maestà LeBron James che per una distorsione alla caviglia e attualmente ai box. Senza nemmeno Davis i Lakers (dopo una serie di sconfitte senza i leader) hanno messo mano al mercato ingaggiando Drummond. A proposito di mercato che si è concluso, Nik Melli va a Dallas, i Nets si prendono Aldridge e Griffin: dice vogliono puntare all'anello se qualcuno non se ne fosse accorto. Ancora out Durant, ma la squadra gira e ha agganciato la vetta. Dall'altra parte i Jazz continuano a macinare punti su punti. Sorpresa definitiva di questa NBA?


REDAZIONE SPORT UNIFICHIAMOCI



Post recenti

Mostra tutti

Comentarios


bottom of page