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Immagine del redattoreFrancesca Spagnoli

ISTRUZIONI PER L’USO: TRE TECNICHE PER SUPERARE L’ANSIA PRE-ESAME

Ormai siamo arrivati a Maggio, la sessione estiva sta per iniziare; avete già fatto il programma degli esami che vorreste dare? Se posso darvi un consiglio, la buona riuscita di una sessione dipende principalmente da una buona organizzazione, il programma che ci diamo deve essere realistico e dobbiamo riuscire a rispettarlo ad ogni costo. Il metodo migliore per organizzarsi è prendere il numero delle pagine totali da studiare e dividerle per i giorni in cui vogliamo preparare l’esame, magari lasciando un giorno di comporto e un paio per ripetere. Ma torniamo a noi, non sono qui per parlare del metodo di studio, anche perché, si sa, in questo campo è tutto abbastanza soggettivo.

In questo articolo vi illustrerò tre tecniche per eliminare l’ansia pre-esame, il più grande nemico degli studenti, colei che può rovinare in un attimo una dura preparazione durata settimane o mesi. Basta un tremolio di voce, un’ insicurezza, e il massimo voto è già bruciato. Una delle parti fondamentali di un esame è la prima impressione. Scardiniamo la vecchia visione liceale: il prof non sa chi sei, non ti conosce e non ti farà sconti. Devi dare il massimo in quei 10 minuti e sembrare la parte migliore di te. Vestiti bene, stai composto, rispondi a tono, e vedrai che l’esame sarà in discesa. Tutti questi elementi insieme ti faranno infatti apparire come una persona che ha studiato sodo e priva di lacune, già la postura, infatti, come anche il tono di voce, può dare una sensazione di una preparazione più o meno accurata.

1) TECNICA DEL FOCUS, L’IMPORTANZA DELLE CONVINZIONI


Le convinzioni hanno un impatto enorme sulle nostre performances, una delle quali è proprio l’esame. Esse determinano il nostro potenziale: una convinzione limitante ci limiterà l’accesso alle nostre abilità. È proprio quando si pensa “non ce la posso fare” e poi puntualmente non ce la facciamo che ci stiamo autosabotando. Stesso discorso vale per l’opposto. “Eh ma questa cosa è difficile”, tutte le cose che non sappiamo sono difficili; spesso anche le convinzioni sulla più o meno difficoltà di un esame andranno a limitare le nostre prestazioni, conviene allora lasciare da parte le voci di corridoio e diventare la fonte diretta delle nostre informazioni. Le convinzioni potenzianti hanno un lungo processo di formazione, si basano sull’autostima e spesso sono difficili da trovare perché siamo vittime del nostro stato emotivo che bisogna quindi imparare a gestire, ma come? Ci sono tanti modi, uno dei quali è assumere una determinata posa. Pensate che esistono addirittura delle posizioni corporeee che aiutano a produrre più testosterone e quindi a prepararci meglio per la successiva performance. Una di queste è la Power Pose, grazie alla quale il nostro petto si gonfia, proprio come fanno gli animali quando vogliono sembrare potenti. La tecnica del focus consiste semplicemente sul focalizzarsi sui nostri punti forti: prima di un esame pensa che il professore ti chiederà quella cosa che sai, e vedrai come i tuoi pensieri diventeranno la tua realtà!

2) TECNICA DEL MONACO, L’ANSIA NOSTRA AMICA


L’ansia di per sé non è sbagliata, come qualsiasi emozione, pensiamo ad esempio all’importantissima paura che ci può salvare la vita. La tecnica del monaco consiste nel diventare consapevoli che quel battito accelerato e quella sudorazione non sono effetti indesiderati; sono bensì meccanismi che il nostro corpo mette in atto perché si sta avvicinando a una prestazione, e si sta preparando per rispondere nel migliore dei modi. Il tuo corpo non lavora contro di te ma si prepara al meglio per la performance!

3) TECNICA DEL CEROTTO, I RISULTATI NON SONO LA MOTIVAZIONE


Spesso confondiamo la gratificazione (i risultati) con la motivazione. Essa è tutt’altra cosa, si trova dentro di noi, si trova soltanto interrogandoci insistevolmente sul perché delle cose che facciamo. “Perché faccio l’università? Perché voglio laurearmi? […]” E man mano che scaviamo capiamo le cose, quali sono i nostri obiettivi e, soprattutto, capiamo noi stessi.

Gli obiettivi che ci possiamo porre possono essere di tre tipi: a breve, a medio o a lungo termine, ma soltanto l’ultimo ci potrà dare una vera motivazione, gli altri ci daranno solo il nutrimento per andare avanti. Scegliere un buon obiettivo non è però così semplice, vi spiegherò i dettagli nel prossimo articolo.

La tecnica del cerotto consiste semplicemente nell’interiorizzare il fallimento, ossia pensare già a tutte le conseguenze negative a cui potremmo andare incontro bocciando tal esame. Questo perché l’ansia, gran parte delle volte, nasce dalla paura di passare da un’immagine di un 30 a un risultato di un 18. Quindi perché non affrontare già prima tutte le conseguenze negative? Ma come bisogna fare? Attraverso tre piccoli steps: analisi, accettazione e azione.

E adesso che conoscete tre armi per sconfeggere l’ansia, chi vi potrà più fermare?

[Credits: Metodo Universitario, Iacopo Savi]

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