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marcobecherini159

L'enciclopedia più grande del mondo compie 20 anni

Entrata nel Guinness dei Primati come l’enciclopedia più grande mai scritta (con ad oggi 55 milioni di voci), tradotta in più di 300 lingue, fra i dieci siti più visitati al mondo, Wikipedia oggi compie vent’anni, essendo stata lanciata il 15 gennaio 2001.


Non starò qua a descrivere cos’è Wikipedia… la conosciamo tutti, in fondo: chi non l’ha mai usata per fare un rapido copia-incolla in qualche ricerca scolastica scagli la prima pietra! In occasione del suo ventesimo compleanno (è di qualche mese più vecchia di chi scrive) ci limiteremo a raccontare qualche dettaglio essenziale e curioso della sua storia, a cominciare dalla domanda fondamentale e irrisolvibile: come caspita si pronuncia “Wikipedia”?!


Ammettetelo, anche voi come me avrete sentito le pronunce più disparate; da vichipèdia a uichipèdia a uichipìdia (nonché, giuro, vichìpedia). Nonostante non esista una pronuncia ufficiale, l’Accademia della Crusca sostiene come forma più corretta vichipedìa, con la w pronunciata come v (cosa che del resto avviene spesso, pensiamo per esempio a “wafer”) e l’accento sulla i come in enciclopedìa.


Una volta fugato il dubbio della pronuncia, resta tuttavia quello dell’etimologia: cosa vuol dire “Wikipedia”? Beh, il nome Wikipedia è quello che si dice una “parola macedonia” o “neologismo sincretico” in quanto è formato da termini provenienti da due lingue diverse. “Wiki” è il termine hawaiano per dire “veloce”, mentre il suffisso “pedia” viene dal greco antico “paideia”, ossia “formazione”, “cultura”. Il nome potrebbe dunque essere tradotto alla lettera come “cultura veloce”; è innegabile del resto che grazie a questa santa, santissima istituzione che è divenuta Wikipedia la cultura sia condivisa in maniera enormemente più celere, semplice e gratuita di quanto avvenisse con una qualunque altra enciclopedia (da “enkyklios paideia”, istruzione circolare, onnicomprensiva).


I due fondatori, Jimmy Wales e Larry Sanger, hanno dato avvio infatti a uno dei più grandi esperimenti di democratizzazione della cultura mai compiuti prima nella storia dell’umanità, ancora più radicale della primissima enciclopedia, quella settecentesca di Diderot e D’Alembert. Il progetto di Wikipedia infatti, oltre a essere portato avanti da scrittori e redattori volontari di ogni parte del mondo (in Italia gli utenti attivi, che modificano le voci, sono circa 10.000, quelli passivi, solo registrati, due milioni), è anche economicamente sostenuto dalle donazioni e micro-donazioni degli utenti.


Nonostante questo sistema estremamente democratico, o proprio per questo, Wikipedia ha ricevuto anche numerose critiche nel corso della sua storia. Una delle critiche più frequenti è che, dal momento che tutti possono modificare le pagine, questo dà adito a possibili errori o imprecisioni, oltre che mistificazioni volontarie (quello che in gergo viene chiamato “vandalismo”). Per prevenire e impedire che si verifichino queste situazioni alcuni degli utenti attivi, vinte delle elezioni, diventano amministratori adibiti alla supervisione delle modifiche.


Mentre i volontari si occupano di redigere, modificare e correggere voci dell’enciclopedia (nella versione italiana si aggiungono ogni mese circa 5000 voci), il progetto di Wikipedia è sostenuto dalla Wikimedia Foundation, un’organizzazione senza fini di lucro con sede a San Francisco. La Wikimedia Foundation si occupa di incentivare la diffusione di contenuti liberi online, sostenendo sia Wikipedia che i suoi progetti fratelli (i vari Wiktionary, Wikiquote, Wikisource, Wikinotizie e tutti gli altri progetti Wiki).


Su Wikipedia si potrebbe discutere per ore, sulla sua storia, sulle sue luci e ombre, ma dato che io non ho le competenze per farlo e dato che è il suo compleanno e dobbiamo festeggiarla, mi limiterò a questi dettagli essenziali. Quello che più conta per i suoi vent’anni, infatti, è farle gli auguri e ringraziarla per tutte le volte che ci ha fatto strappare un sei a scuola o ci ha fatto fare bella figura con gli amici perché la consultazione veloce di una pagina è bastata per ostentare la conoscenza di qualche argomento astruso. Grazie Wikipedia!




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