Red Sea Diving è un film del 2019 , disponibile su Netflix, con protagonista Chris Evans nel ruolo di Ari Levinson.
Questa pellicola è basta sul romanzo Mossad Exodus di Gad Shimron, a sua volta basato su una storia vera, ovvero la missione Operazione Fratelli, attiva dal 1979 al 1984.
Lo scopo di questa missione era quella di trarre in salvo ebrei etiopi e trasportarli in gran segreto fino a Israele.
Le tensioni politiche dell’epoca ostacolavano le missioni di salvataggio e più volte l’operazione ha rischiato di essere sospesa.
Ma perché questa fuga?
Negli anni ‘70 ci sono stati vari fattori che hanno portato a questo nuovo esodo: nel 1974, la rivoluzione etiope ha dato alito a sempre più tensioni all’interno del paese, con tanto di esecuzioni per chi non sottostava al regime.
Tutto ciò viene aggravato da problemi economici ed ambientali.
In mezzo a questo clima apocalittico spiccano gli ebrei etiopi, diventando i rivoluzionari più importanti, particolarmente attivi contro il regime militare.
Questo clima di instabilità portò i Falascia a fuggire verso Gerusalemme all’inizio del 1978.
Per chi non lo sapesse, con il termine Falascia si intende un popolo di origine etiope di religione ebraica, noto anche come Beta Israel.
Questa fuga significava passare i deserti del Corno d’Africa per raggiungere i campi profughi in Sudan ed era un viaggio molto pericoloso ma necessario.
Ed è proprio qui che nel film, Ari Levinson, agente del Mossad, pensa a un piano estremamente audace.
Inizialmente ci fu scetticismo da parte degli ufficiali, ma successivamente dettero il via libera con l’ordine di formare una squadra.
La sua idea era quella di ridare vita a un hotel italiano abbandonato nel sud del Sudan, a qualche ora dalla capitale Khartum. Lo scopo era quello di usarlo come copertura per lo smistamento di ebrei etiopi, dai campi profughi a Israele, per via mare.
Cosi il Red Sea Diving Resort apre le sue porte, non certo senza intoppi soprattutto con i militari sudanesi.
In questi anni di attività hanno portato in salvo migliaia e migliaia di profughi.
Molti personaggi inseriti nel film sono ispirati a persone realmente esistite e che hanno partecipato attivamente alla missione.
Per esempio Kebede, colui che fa da intermediario tra i profughi e il Mossad, prende forma dall’attivista etiope Farede Yazazao Aklum.
Fu proprio lui che chiese aiuto alle autorità israeliane di intervenire, da qui si gettano le basi per l’Operazione Fratelli.
Per moltissimi anni queste missioni sono state tenute praticamente segrete, e solo da poco tempo le informazioni ufficiali relative a queste operazioni sono state declassate.
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