Se c'è una data che più di ogni altra rappresenta una ferita profonda al cuore di Firenze, questa è il 4 novembre. Nella giornata di oggi i social si sono riempiti di foto di quel maledetto giorno di 54 anni fa, quando l'Arno esondò a causa di una forte ondata di maltempo, causando danni e vittime non solo nella città fiorentina ma di molti altri paesi toscani bagnati dal fiumicel che nasce in Falterona. Foto di persone, addirittura bambini, che in quei giorni provarono, e in gran parte riuscirono, a salvare l'immenso patrimonio artistico e non solo di Firenze.
Una data, il 4 novembre, che per la storia recente si associa inevitabilmente al 1966, ma che in passato aveva già già rappresentato un'altra catastrofica inondazione: quella del lontano 1333. Le fonti ci raccontano dell'alluvione più catastrofica che abbia mai colpito la città di Firenze, anche per le scarse protezioni che a quel tempo permettevano di contenere il fiume.
Per i più pignoli, va ricordata ancora un'altra data, quando però l'Arno sbagliò di un giorno. Era domenica 3 novembre 1844, quando un'esondazione colpì nel primo mattino il centro cittadino, soprattutto le zone delle porte di Santa Croce e San Niccolò.
Il 4 novembre in ogni caso, si ricordano tutte le alluvioni che nel corso dei secoli hanno colpito la nostra amata Firenze, ma che grazie al lavoro di tante persone è rimasta intatta nella sua bellezza. Un pensiero a loro e a chi quelle correnti hanno portato via qualcuno di caro.
Questo 2020 ci ha messo davanti un nemico ben meno visibile delle acque dell'Arno, ma Firenze è forte e come ha detto questa mattina il primo cittadino Dario Nardella: "Come Firenze uscì dal dramma dell'alluvione, così Firenze può uscire da questo terribile momento del Covid"
Viva Fiorenza!
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