La Fiorentina batte 3-0 la Juventus e vola in paradiso
Se tutto questo è un sogno, non svegliateci. La Fiorentina ha battuto 3-0 la Juventus a Torino. Difficile contenere la gioia per la vittoria più bella e inaspettata, contro gli acerrimi rivali, nel momento più difficile della storia recente della squadra viola; che ha dominato per 90 minuti una Juventus brutta e disordinata.
La Juventus parte alta, convinta di poter schiacciare i viola e giocare una partita d’attacco, ma l’apoteosi viola comincia subito, quando al 2’ minuto su una ripartenza letale, Ribery si ricorda di essere un campione e lancia Vlahovic in campo aperto che si inserisce tra Bonucci e De Ligt e, dopo essersi allungato leggermente il pallone, beffa Szczesny con un magico tocco sotto. Terzo gol in tre partite per l’attaccante serbo che si sblocca su azione e realizza un gol da vero campione. Altro episodio chiave al 18’, quando Cuadrado entra a gamba tesa sul polpaccio di Castrovilli. Il fallo è molto brutto, l’arbitro La Penna ammonisce il colombiano ma dopo aver rivisto l’azione al Var non ha più dubbi: cartellino rosso. La Juventus è in 10 e sotto di un gol: la partita non poteva cominciare meglio per la Fiorentina.
Il primo tempo prosegue agilmente per la squadra viola che, anche grazie alla superiorità numerica, contiene gli avversari e arriva prima su tutti i palloni. Unico brivido un retropassaggio assassino di Milenkovic intercettato da Ronaldo, salva tutto Dragowski in uscita. A inizio secondo tempo i bianconeri partono più arrembanti e mettono pressione alla difesa viola, che resta però sempre attenta e non concede quasi nulla agli avversari, che cercano di aggrapparsi a qualche presunto errore arbitrale. Onestamente, se forse poteva starci il secondo giallo a Borja Valero per un intervento in scivolata su Bentancur, sembra giusto non assegnare i rigori reclamati da Ronaldo e Bernardeschi, che cadono troppo facilmente al minimo contatto. Ma se fino ad allora la partita era rimasta aperta, la Fiorentina va in paradiso al 76’, quando su un cross di Biraghi dalla sinistra, Bonucci va a vuoto e Alex Sandro si fa autogol spingendosi il pallone in rete. Altro cross di Biraghi all’ 81’ che trova il tap-in vincente di Caceres, che corona una prestazione magnifica con il terzo gol della partita. È festa per i giocatori viola, che nello spogliatoio festeggiano come mai gli avevamo visto fare, e che al ritorno a Firenze sono stati festeggiati da diversi tifosi viola, usciti nonostante il coprifuoco per festeggiare questa vittoria che resterà per sempre nella storia del club.
È una vittoria importantissima per la Fiorentina, una vittoria schiacciante in casa degli odiati nemici bianconeri che sa anche di rivincita contro gli ex Chiesa e Bernardeschi, prima tanto amati e poi ripudiati quando ci hanno abbandonati. Non solo: i tre punti permettono alla squadra viola di allontanarsi dagli ultimi posti della classifica in cui si era impantanata. Ma è anche una vittoria storica: infatti da quando esiste lo Juventus stadium, i bianconeri avevano perso 3-0 in casa solo dal Real Madrid, e mai da nessuna squadra italiana. L’ultima vittoria viola a Torino era datata 2 marzo 2008, e l’allenatore era sempre Cesare Prandelli, che finalmente è riuscito a trovare la vittoria per la prima volta in campionato da quando è tornato. Questa partita è un vero e proprio regalo di Natale per i tifosi viola, che negli ultimi anni stanno soffrendo tanto per i risultati che non arrivano, ma che continuano a sostenere la squadra proprio per risultati come questo.
Questa vittoria sarà una svolta per il campionato viola? Questo non ci è dato saperlo, la partita è stata strana e particolare fin dall’inizio, tutti i giocatori in campo sono stati eccellenti, e hanno dato anima e corpo per riuscire nell’impresa; ma era una partita eccezionale, fuori dall’ordinario, non certo adatta a giudicare la squadra tecnicamente. Al di là di ciò che il futuro riserverà per i viola, però, una cosa è certa: nessuno a Firenze si scorderà di quel 22 dicembre 2020 in cui la Fiorentina, secoli e secoli dopo la scultura di Michelangelo, è stata David: ha battuto Golia ed è diventata campione per una notte.
Pietro Mini
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