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eleonorapagano12

LE DONNE NON GIOCANO

“Sei una donna non puoi stare qui”.

No, non siamo nel 1348 ma nel 2021, anche se a dirla tutta una pandemia c’è, disparità uomo donna anche, direi che non siamo troppo lontani dal XIV secolo.

Ebbene si, durante la cena per la Partita del cuore è successo un fatto piuttosto bizzarro, Aurora Leone appartenente al gruppo dei The Jackal è stata allontanata in quanto donna a un tavolo di uomini.

Buffo no? Prima viene convocata, con tanto di casacca per giocare, poi, dato che è un’esponente delle sesso femminile le è stato detto che il suo posto era in tribuna.

La coerenza non finisce qui, le mascherine che sono state date in dotazione riportano la scritta: STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE.

Perché questa non è violenza? Certo non si tratta di una violenza fisica nel senso stretto del termine ma è pur sempre violenza.

Purtroppo ogni anno pensiamo sempre che una determinata cosa non sia più concepibile negli anni che stiamo vivendo 2018, 2019, 2020 e via dicendo, ma eccoci qui.

Questo fatto è solo un esempio eclatante di ciò che una donna è costretta ancora a subire oggi, e non parlo di pseudo/nazi-femminismo, dove alcune persone credono alla supremazia della donna e vedono la discriminazione anche dove magari non c’è.

Tutto questo nuoce solo al vero femminismo, al valore stesso che significa questa parola, perché in una società moderna (e utopica a quanto pare) tutti noi dovremmo essere femministi, tutti dovremmo essere messi sullo stesso piano di importanza.

Chi crede che la nostra società non sia di impronta maschilista, non si è visto molto bene intorno.

Poniamo un esempio: un manager uomo e un manager donna, un ingegnere uomo e una donna, perché la parola dell’uomo dovrebbe valere di più se hanno le stesse identiche competenze?

Sembrerà assurdo ma è così, molte volte in ambiti lavorativi (soprattutto quei settori che sono sempre stati “monopolio” maschile) succede che ci vediamo scavalcate solo perché donne e considerate meno preparate, meno competenti.

Vi porto un altro esempio su come questo modo di pensare sia veramente radicato.

A tantissime ragazze sarà capitato di rifiutare qualcuno, non c’è niente di male in questo, così viceversa.

Ora, parlo per mia diretta esperienza e di alcune altre “testimonianze” e non è mia intenzione generalizzare.

Perché se diciamo chiaramente di non essere interessate molte volte questa scelta non viene rispettata, mentre se affermiamo di essere impegnate allora cambia tutto?

Perché una presenza maschile deve avere più valore di un mio no?

Sicuramente sarà capitato anche ai ragazzi di essere incappati in situazioni simili, ma il mio intento è quello di far capire il mio punto di vista.

Vi svelo un segreto, non si è meno uomini se si viene rifiutati.

A questo proposito vorrei collegarmi a un tema altrettanto attuale, la mascolinità tossica.

Questo va a danneggiare la figura dell’uomo, descrivendolo come non emotivo, violento, sessualmente aggressivo e via dicendo.

Perché un uomo non può piangere o mostrarsi fragile?

Se ci fate caso quante volte abbiamo sentito la frase “piange come una femminuccia”, beh non c’è niente di più sbagliato.

Per dire basta alla violenza sulle donne, per avere una parità di genere è necessario che vada di pari passo all’abbattimento di stereotipi e barriere, ma soprattutto la parola chiave è educare.

Avrei da aggiungere tante altre cose ma rischierei di risultare noiosa e pesante e quindi vi lascio con questa citazione.


In tempi di crisi, i saggi costruiscono ponti, mentre gli sciocchi costruiscono barriere.

Dobbiamo trovare il modo di prenderci cura l’uno dell’altro, come se fossimo una singola tribù.”

(T'Challa, Black Panther)

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