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Negazionisti: abili utilizzatori dei mezzi di comunicazione

Aggiornamento: 7 dic 2020

Tutte le idiozie prodotte dall’inesperienza e incapacità di studiare la storia

I negazionisti fanno parte di una corrente pseudostorica e pseudoscientifica del revisionismo che consiste in un atteggiamento storico-politico capace di negare gli avvenimenti storici accertati.

Ci troviamo a Milano nel 1630. La città è presa d’assalto da una terribile epidemia di peste bubbonica che colpì diverse zone del Settentrione, del Granducato di Toscana e la Svizzera causando, purtroppo, la perdita di più di un milione di innocenti tra donne, uomini e bambini su una popolazione di circa 4 milioni.

A quei tempi, come lo stesso Alessandro Manzoni descrive nei Promessi Sposi, la gente era non curante del rischio di contagio e dell’immediata mortalità.

Continuarono ad essere celebrati grandi cerimonie religiose collaborando così nella creazione di assembramenti che oltre a contribuire alla diffusione della pestilenza aggiunsero ulteriori problemi che hanno segnato le vite di ognuno di noi:

- La crisi sanitaria in prima linea che vide come protagonisti del flagello, infermieri, OSS e dottori alle prese tra la vita e la morte dei pazienti;

- Crisi economica a cui seguirono tumulti di vario genere e un’inevitabile disobbedienza della popolazione.

Il popolo, sede dell’ignoranza e di una scarsa divulgazione delle informazioni ipotizzava che fosse il sistema sanitario ad aver propagato l’epidemia insieme a dei presunti untori, colpevoli della diffusione per scopo personale e per interessi dovuti alla magia oscura.

Come leggiamo da queste poche righe, la figura dei negazionisti considerati al giorno d’oggi “intellettuali o storici a cui viene dato poco spazio per la descrizione corretta dei fatti” sono sempre esistiti e ahimè le loro personalità ipocrite persistono ancora offrendo “un ritratto conforme e particolareggiato della realtà circostante”.

Esistono molte testimonianze che schiacciano i loro falsi enunciati, la prima a cui possiamo legarci è quella fattaci da Alessandro Manzoni presso il saggio storico “Storia della colonna infame” in cui illustra ciò che accadde ai presunti untori della peste bubbonica, i quali accusati di false cospirazioni nei confronti della popolazione vennero uccisi.

Bisogna ricordare che il Medioevo fu un periodo buio e frastagliato sede delle menzogne più frivole come: la magia nera o le streghe.

Perciò era abbastanza facile cadere nel baratro della falsità.

Un ulteriore testimonianza scritta fu quella dell’illuminista milanese Pietro Verri “Osservazione sulla tortura” che descrisse in ogni minimo particolare il comportamento della popolazione, simile a quella odierna la quale pur di non credere alla pestilenza e dunque, all’abbandono dell’emozione più subdola di ogni essere umano: la paura, si lasciò persuadere dal complotto negazionista.

Una malattia epidemica che ci toccò più da vicino, e chi è fortunato può farsela raccontare dai nonni o dai bisnonni fu la Spagnola diffusasi tra il 1915/1918 durante il primo Conflitto Mondiale.

Fu così chiamata perché si credeva che provenisse dalla Spagna essendo uno Stato non belligerante anche se molti studi affermarono con certezza la provenienza dagli Stati Uniti.

Gli Stati belligeranti per salvaguardare l’emotività dei soldati nascosero la presenza della febbre spagnola poiché l’unico scopo era quello di portare avanti la guerra, poco sarebbe importato se fossero morte milioni di persone per una “piccola negligenza del governo”.

I negazionisti più famosi, che hanno suscitato scalpore attraverso la strumentalizzazione mediatica, perché è questo quello che vogliono: fare in modo che le loro idiozie siano ascoltate e acclamate; sono coloro che ancora oggi più di ieri negano gli eventi accaduti alla popolazione ebrea ad Auschwitz,screditando numerose testimonianze oltre che studi scientifici e storici avvenuti sul posto.

Per rinfrescarci un po' la memoria il gruppo dei negazionisti e complottisti si è

risvegliato dal letargo con la scoperta dell’influenza Covid-19.

Non abbiamo più bisogno, secondo loro, di medici per combattere il virus poiché

basta credere che tutto ciò gira intorno al contesto economico e politico, perciò la

colpa deve essere solo ed esclusivamente della popolazione cinese della città di

Wuhan che ha lavorato al virus all’interno di un laboratorio segreto per poi diffonderlo a livello mondiale; questa idiozia spesso viene accompagnata con la teoria secondo la quale anche Bill Gates sia co-partecipe della pandemia.

Ma come possiamo combattere l’ignoranza?

I negazionisti sono dei parassiti che vivono cibandosi delle energie di un altro individuo; essi trascorrono la loro esistenza alternandola a periodi di buio totale, “assenza di credibilità” e bagliore “divulgazione di informazioni infondate su fatti storici, sociali e politici di determinate epoche storiche”.

La sete della cultura, saper utilizzare adeguatamente gli strumenti di comunicazione che abbiamo a disposizione, l’amore per la ricerca, la curiosità, questo sarà il nostro unico strumento contro l’inettitudine popolare.

Dunque, ragazze e ragazzi leggete, informatevi e non fatevi calpestare da coloro che credono di sapere.

Il futuro è l’unica speranza che ci lega alla sopravvivenza.

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