Almeno un volta al giorno, ognuno sente la necessità di isolarsi da coloro che lo circondano, per staccare la spina. Ci si chiede spesso, in preda alla collera, dove poter andare per stare un po’ da soli senza nessuno a darci sui nervi. Solitamente , soprattutto in questo periodo storico, ma non solo, la risposta a questa domanda è mettersi un paio di cuffie e isolarsi solo dal punto di vista del suono. Tecnicamente, quando si hanno delle brutte giornate e si vorrebbe essere il più lontano possibile da qualsiasi essere umano, la risposta a quella domanda sarebbe: Il punto Nemo. Si tratta del punto più remoto del pianeta. Non eredita il nome dal colorato pesciolino protagonista delle animazioni Disney Pixar, come si potrebbe facilmente dedurre, bensì dal capitano Nemo, protagonista di un romanzo di Jules Verne: Ventimila leghe sotto i mari. E’ classificato come un punto di inaccessibilità. Cosa si intende? Si tratta di un punto posto sulla superficie terrestre che si distingue per caratteri peculiari. Deve rispondere a domande del tipo: “ qual è il punto oceanico più distante da qualsiasi terra emersa? Qual è il punto delle terre emerse più lontano da qualsiasi linea costiera?
Ne abbiamo alcuni di questi poli sulla superficie terrestre:
- Polo nord dell’inaccessibilità, punto del mar glaciale artico più lontano da qualsiasi terra emersa
- Polo sud dell’inaccessibilità , appartenente al continente antartico
- Polo oceanico dell’inaccessibilità, che coincide con il punto Nemo
- Polo continentale dell’inaccessibilità, punto delle terre emerse più lontano da mari ed oceani
Il punto Nemo, dunque, si trova a sud dell’Oceano Pacifico, tra Australia, Sud America e Antartide e non si tratta di un isola, di una striscia di terra, ma semplicemente di un punto. Dista 2688 km dall’isolotto disabitato di Ducie ( vicino alla Nuova Zelanda) a nord, da Moto Nui ( a sud dell’isola di Pasqua) a nord-est e Maher Island, in Antartide, a sud.
Questo punto è molto giovane in realtà . Non è stato descritto fino al 1992, quando, Hrvoje Lukatela, ingegnere croato-canadese, usando un programma geo-spaziale, lo identificò per rispondere ad una domanda che gli balenò in testa: qual è il punto più lontano da ogni terra emersa? Probabilmente aveva avuto una pessima giornata a lavoro. L’ingegnere dedusse che , essendo la terra tridimensionale e non bidimensionale, questo punto dovesse essere equidistante tra le diverse linee di costa. Effettivamente , a bordo dell’imbarcazione più veloce, si impiegano 15 giorni, dieci ore e 37 minuti per raggiungerlo, solo andata, tanto che , se ci si trova qui, si può affermare di trovarsi più vicini agli astronauti della stazione spaziale internazionale rispetto agli altri umani sul pianeta. Non fu per niente facile per l’ingegnere individuarne le coordinate , anche perché la posizione è variabile a causa dell’erosione , spostamento di placche tettoniche e maree che conferiscono un errore di uno o due metri nella misurazione.
Tra le poche persone ad aver navigato in prossimità di queste coordinate abbiamo i partecipanti alla Volvo Ocean Race, gara di vela intorno al mondo che viene disputata ogni tre anni. La competizione vede sette barche dalla lunghezza di 21 metri addentrarsi negli oceani, sottoponendosi a condizioni difficili secondo ogni punto di vista. La sfida solitamente parte dall’Europa nel mese di ottobre, è suddivisa in varie tappe e il record per maggior numero di vittorie attualmente appartiene ai Paesi Bassi.
Un’altra peculiarità è data dal fatto che nei pressi di questo punto si hanno migliaia di detriti spaziali, infatti, dal 1971 al 2016 più di 263 veicoli hanno deciso di andare a spegnersi in questo punto. Prima di arrivare sulla Terra, i veicoli spaziali bruciano nell’atmosfera , ma i resti incandescenti vengono proiettai il più lontano possibile da ogni terra emersa.
Dato che questo punto in cui regna la pace è un po’ troppo lontano e impossibile da raggiungere con tempi e risorse ragionevoli, la natura , per accontentare coloro che necessitavano di un po’ di distanza dagli altri, ha fatto scoppiare una pandemia, con un anno di distanziamento sociale. Forse era meglio partire per il punto Nemo, avremmo di sicuro risparmiato tempo, però ci si accontenta.
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