top of page
Immagine del redattoreElisabetta Diella

Ragazze in Pista: chi dice che donne e motori non vanno d’accordo?


"The FIA’s membership around the world comprises both men and women; each has an identical part to play in sport."

- Jean Todt, FIA President



Chissà perchè, da sempre esiste un pregiudizio secondo cui le donne e il mondo dei motori non vanno d’accordo. E’ così strano pensare che ad una ragazza possano piacere le auto?


Fortunatamente, nell’ultimo decennio è stata la stessa FIA, Federacion Internacionale de l’Automobile, ha promuovere eventi per includere più figure femminili nel mondo del Motorsport. Nel 2009 è stata infatti creata la FIA Women In Motorsport Commission, commissione interamente al femminile, nata per dimostrare che le donne sono riconosciute dal massimo organo responsabile dello sport automobilistico e che anche per loro ci sono possibilità lavorative nel settore.


Richard Mille Racing Team per la 24 Ore di Le Mans 2020: Tatiana Calderón, Beitske Visser, Sophia Floersch.

Quest’anno, la FIA Women in Motorsport Commission ha organizzato il programma “Girls on Track - Rising Star”, con l’obiettivo di selezionare una giovane donna da premiare, con un sedile in Formula 4 per la stagione 2021 e un contratto con la Ferrari Driver Academy (FDA). Per chi non lo sapesse, la Ferrari Driver Academy è un progetto ideato dalla scuderia di Maranello per formare giovani talenti. Attualmente le giovani finaliste stanno per affrontare la fase finale del programma, che si concluderà a dicembre con l’annuncio della vincitrice.


Parallelamente al programma, è stato lanciato il progetto “Girls on Track - Virtual Experience” che consiste in diversi workshop online, gratuiti, incentrati su vari argomenti inerenti al mondo del Motorsport. L’ultimo workshop si è tenuto il 25 novembre, durante il quale si è parlato con la dottoressa Clare Morden della funzione e delle responsabilità del team medico durante un weekend in pista, sia che si tratti di gare di Formula 1, sia di Formula E o categorie inferiori. E’ stato interessante scoprire come lo staff medico si eserciti ogni settimana su probabili e improbabili estrazioni dei piloti dalle vetture, per essere sempre pronto ad intervenire in meno di un minuto. Altrettanto interessante è stato analizzare le misure di sicurezza adottate negli anni per prevenire il maggior numero possibile di incidenti. Senza l’introduzione del “halo” alcuni incidenti avvenuti negli ultimi anni, l’ultimo dei quali è l'incidente avvenuto ieri durante il Gran Premio del Bahrain, avrebbero avuto conseguenze molto più gravi.


Poter avere la possibilità di incontrare, seppur attraverso uno schermo, una donna che è riuscita ad entrare nel mondo del Motorsport e scoprire come ci sia riuscita è molto stimolante per tutte le giovani appassionate. Per la dottoressa Morden è fondamentale avere la giusta mentalità: bisogna sfruttare tutte le opportunità che si presentano durante il proprio percorso perché il futuro è imprevedibile.

Post recenti

Mostra tutti

Commentaires


bottom of page