Scopriamo insieme la loro storia, come sono sempre stati presenti nella tua infanzia e la classifica dei top 10 più guardati.
Quante volte vi è capitato di dire a una persona che guarda gli anime “ma come guardi ancora i cartoni animati?” o magari di sentirvelo dire?
Faccio un piccolo passo indietro prima di entrare nel dettaglio di questo mondo.
Sai la differenza tra anime e cartone animato? Sostanzialmente sono la stessa cosa, ma nel nostro uso comune abbiamo attribuito ai due termini significati diversi. Tra i primi rientrano tutte quelle opere di animazione che hanno il fine di educare, divertire ed intrattenere i bambini, infatti il loro contenuto non prevede scene violente, trame complicate ecc (Pappa Pig, Doraemon e Disney). Dei secondi, invece, fanno parte tutte le animazioni esclusivamente giapponesi.
Tutta via ci tengo a infrangere questo luogo comune: Dragon Ball, Naruto, One Piece, Sailor Moon e tanti altri, che hanno segnato l’infanzia di tutta l’Italia, sono Anime, con qualche censura qua e la.
Il termine deriva da un’abbreviazione di animēshon (animazione in italiano), nasce in Giappone e comprende tutte le animazioni e film d’animazione e non. Le prime sperimentazioni hanno inizio nel 1914. Inizialmente questi video “animati” venivano chiamati in due modi per distinguerne la provenienza: manga eiga (quelli provenienti dai manga) e i dōga eiga (quelli nati proprio come film d’animazione). La loro uscita ed espansione in tutto il mondo è stata favorita poi grazie all’avvento della tv negli anni ’60 e al fiorente mondo dei manga (fumetti per l’italiano medio).
L’universo degli anime racchiude moltissime categorie e le più grandi sono: i Kodomo per il pubblico dei bambini sotto i dieci anni (Amtaro, doraemon); per i giovani che hanno tra i dieci e i diciotto anni ci sono due tipologie, ovvero, Shōjo (per le ragazze e trattano amore, sentimenti ad esempio Clannad) e Shōnen (per i ragazzi e sono per lo più avventura come One Piece); e per gli adulti ci sono i Josei (per il pubblico femminile) e Seinen (per quello maschile). Poi abbiamo le sottocategorie che sono un’infinità tra cui drammatico, splatter (Tokyo Ghoul), mecha (sui robot), fantasy, gialli (Detective Conan) e moltissime altre.
La maggior parte degli anime in circolazione sono per adulti, con trame complesse ed elaborate, che un bambino non riuscirebbe mai a seguire, con tantissime nuove sfaccettature in ogni episodio. Alle spalle di un anime c’è un grande lavoro di pianificazione, di sceneggiatura, di animazione, di sonorizzazione, di produzione e di distribuzione.
Ma perché questo tipo di animazione ha appassionato milioni di persone? Chi non vorrebbe vivere in un magico mondo nelle varie epoche giapponesi, o guidare navicelle circondato da robot, o innamorarsi di un potentissimo yōkai (demone). I disegni, le musiche e molti altri aspetti instaurano una connessione con chi li guarda, da creare una dipendenza da questo mondo.
Gli amanti di anime, manga e tutto ciò che li riguarda, si riuniscono annualmente ad un evento di fama nazionale: Lucca comics and games. Qui migliaia di ragazzi si immedesimano nei loro personaggi preferiti per un giorno, calandosi letteralmente nelle loro vesti attraverso attrezzature e costumi studiati nei minimi dettagli, i cosplay.
L’universo degli Anime è un pò come quello Marvel, una volta che ne fai parte non ti lascerà andare, potrà solo coinvolgerti di più.
Ecco la Top10 degli anime più guardati dal 2020:
1° Fullmetal Alchemist: Brotherhood
2° Hunter x Hunter
3° Naruto
4° Attacco dei Giganti
5° Seven Deadly Sins
6° My Hero Academia
7° Le bizzarre avventure di Jojo
8° God Of High School
9° Tokyo Ghoul
10° Death Note
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