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Sinner, che maturità: “A 19 anni o vinci o impari”


Si conclude in finale la splendida cavalcata del fenomeno altoatesino nel master 1000 di Miami. È stato un torneo insolito e non solo a causa della scarsità del pubblico sugli spalti, alla quale ci siamo ormai tristemente abituati, quanto alla mancata partecipazione dei “Fab 3”. Era dal Master di Parigi Bercy del 2004 che nessuno tra i migliori 3 tennisti al mondo scendeva in campo in un torneo di questo livello. Dunque: largo ai giovani! E la next gen non si è fatta attendere… tanto che la finale di questo anno è la più giovane del torneo dai tempi della sfida Murray-Djokovic del 2009. Il cammino del tennista azzurro è cominciato con un netto 6-2 6-2 inflitto al francese Gaston, partita nella quale Sinner ha mostrato i suoi impressionanti miglioramenti in ricezione, strappando per 4 volte il servizio all’avversario. Il secondo turno è cominciato in salita contro Khachanov, perdendo il primo set 6-4. Un secondo parziale molto equilibrato si è concluso al tie-break in favore del tennista azzurro, che ha concluso il terzo set togliendo il servizio all’avversario nel penultimo game della partita. Contro il finlandese Ruusuvuori(6-3 6-2) e il kazako Bublik(7-6 6-4) ha dimostrato un’ottima capacità di controllo della gara, evidenziando però la solita difficoltà nel tenere il servizio nel corso del set. Lo stesso Sinner ha sottolineato questo problema, annunciando come si sia già messo al lavoro con il suo allenatore, Riccardo Piatti, per limare questo dettaglio. In Semifinale, contro Bautista Agut, la partita sicuramente più spettacolare. Per la prima volta nel torneo Sinner partiva come sfavorito e il primo set ha dato ragione alle previsioni pre-gara. Nel settimo game del secondo parziale l’azzurro ha dovuto annullare, con grande caparbietà, 3 palle break, rimanendo incollato alla partita portandola al set decisivo. Contro lo spagnolo, Jannick, ha giocato forse il suo miglior tennis nel torneo, inchiodando fuori dal campo l’avversario con impressionanti manovre dal fondo, specialmente col rovescio. L’altoatesino si esalta sulle superfici rapide e ha dimostrato più volte come possa prendere in mano lo scambio aumentando drasticamente il ritmo con un colpo di coda improvviso. In finale purtroppo questa sicurezza è venuta a mancare, il braccio ha spesso tremato, segnando a referto molti errori non forzati. Emblema della gara sicuramente il dodicesimo game del primo set, dove, avanti 6-5 Sinner si è visto strappare il turno di battuta a zero, vacillando proprio nel moment decisivo della gara. Un black-out a inizio secondo set ha visto scappare Hurkacz sullo 0-4, consegnando al polacco il primo titolo in un master 1000 in carriera alla prima apparizione in finale. E proprio in uno scontro tra esordienti in una finale di questo calibro ha prevalso la freddezza del polacco, autore di una partita sicuramente non perfetta ma efficace e costante. Non possiamo nascondere il dispiacere. Avremmo voluto veder trionfare un italiano per la seconda volta in un master 1000 dopo Fognini a Montecarlo nel 2019. Ma, soprattutto, ci siamo affezionati ad un ragazzo, nostro coetaneo, che ci ha tenuti incollati allo schermo col fiato sospeso per tutta la settimana e che , insieme agli altri giovani italiani emergenti ( ben 10 nella top 100!) ci fa sperare che, prima o poi, anche il nostro tennis possa raggiungere successi importanti. Ad impressionare è la maturità mostrata da Sinner nell’intervista post gara. Oltre ai complimenti all’amico “Hubi”, con il quale ha giocato spesso in coppia qualche torneo di doppio, si è concentrato immediatamente sul suo tennis, mostrando una grande lucidità, capacità di analizzare i propri errori e non nascondendo le sue ambizioni dietro a false modestie che spesso caratterizzano gli sportivi della sua età: “ A 19 anni o vinci o impari. Sono venuto qui con l’idea di vincere visto che Rafa, Nole e Roger non avrebbero giocato. È difficile parlare della finale perché ci sono dentro ancora con la testa, ma posso imparare molto…” Questa nuova generazione di tennisti azzurri sta alimentando ulteriormente la passione per questo sport nella nostra nazione e adesso Sinner si trova al 23esimo posto del ranking ATP.Adesso le aspettative sono altissime ma il classe 2001 ha dimostrato più volte grande carattere e fiducia nei suoi mezzi e, come si suol dire, chi ben comincia…


Gabriele Cerri

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