The Lumineers è il nome della band indie folk americana che raggiunse la popolarità qualche anno fa con la hit "Oh Hey!", una canzone che racchiude al suo interno le sonorità principali del gruppo: marcati accordi di chitarra acustica, passaggi ritmati al pianoforte, dolci melodie al violoncello. E la voce profonda quanto elastica del cantante Wes si amalgama perfettamente con qualsiasi base.
Essendo una band abbastanza giovane, la loro discografia è formata soltanto da tre album, The Lumineers (2012), Cleopatra (2016), III (2019), tutti contenenti brani ispirati a persone e storie vere, fatti conosciuti e parenti degli autori. La seconda pubblicazione è forse l'album migliore da questo punto di vista, proprio perché racconta l'intera storia di una donna, o meglio, racconta le diverse storie di un'unica vita, quella di "Cleopatra".
I was Cleopatra, I was young and an actress When you knelt by my mattress, and asked for my hand But I was sad you asked it, as I laid in a black dress With my father in a casket, I had no plans.
(..)
While the church discouraged, any lust that burned within me
Yes my flesh, it was my currency, but I held true
So I drive a taxi, and the traffic distracts me
From the strangers in my backseat, they remind me of you.
(..)
But I was late for this, late for that, late for the love of my life
And when I die alone, when I die alone, die I'll be on time.
Come ci spiega la title track, la vita di Cleopatra è singolare: da giovane, poco dopo la morte del padre, riceve un'offerta di matrimonio che, come scopriamo in seguito, costituirà la ragione principale dei suoi rimorsi. Perché? Sono alcune canzoni dell'album a spiegarci tutta la storia, contenute nel cortometraggio commovente The Ballad of Cleopatra (https://youtu.be/tXsQJhoauxc ).
Ophelia narra la follia d'amore che porta Cleopatra a seguire il fidanzato, e anticipa che la relazione non sarà delle migliori.
Cleopatra ci mostra la protagonista che a cinquant'anni decide di cambiare la sua vita, diventa tassista e mentre guida ripensa alla sua storia perché i suoi passeggeri le ricordano il passato.
Sleep on the Floor è il racconto della coppia che compie un viaggio on the road sull'onda spasmodica del loro sentimento. Alla fine di questa pazzia decideranno si sposarsi.
Angela ripercorre i dubbi e le insicurezze che Cleopatra ha durante la vita adulta, divisa da un lato dalla sua voglia di libertà e dall'altro dai doveri di moglie e madre.
My Eyes invece è l'ultima espressione di rabbia, rimorso, tristezza, rassegnazione di Cleopatra, che si rende conto di aver sprecato troppo tempo della sua vita seguendo chi l'aveva convinta di essere amata.
"The Ballad of Cleopatra" è quindi una specie di biopic surreale in cui tutte le diverse fasi della vita della protagonista, interpretate da diverse attrici, si confondono l'una con l'altra mentre le canzoni dell'album fanno da colonna sonora alla sua personalissima storia.
OLTRE A CLEOPATRA...
L'album del 2017 non racconta soltanto la storia unica di Cleopatra ma contiene molte altre canzoni, ispirate alle esperienze personali degli autori, altrettanto degne di nota. I temi principali sono sempre il ricordo, il rimorso, l'amore e il tempo che scorre, creando così delle vere "sessioni di overthinking" su basi musicali diversificate, ritmate e appassionate oppure dolci e pacate.
Gun Song è la confessione di un figlio che ritrova una pistola del padre defunto e si rende conto di non averlo mai conosciuto bene e che, a differenza sua, il ragazzo non ha armi per proteggersi dagli attacchi della vita. L'io lirico esprime la sua solitudine in una climax di emozioni e sonorità.
Sick in the head invece è l'espressione di una persona incompresa che si sente giudicata da tutti; l'unico modo per difendersi è giudicare gli altri malati.
Long way from home spiega la lontananza fisica e psicologica, il dolore e il rimorso per le follie giovanili che hanno portato l'io lirico via da casa.
White lie invece è il racconto di una complicità, di due persone che consciamente decidono di ignorare la realtà e ed i problemi della vita.
Quindi, se i Lumineers non si erano ancora fatti notare con il primo album, Cleopatra costituisce una pietra miliare nella loro carriera, e il pattern delle storie vere verrà ripreso anche nell'ultimo lavoro, III, che invece di concentrarsi si un'unica persona narra la vita di un'intera famiglia. Se siete curiosi di sentire anche questa storia personale vi invito ad ascoltare quest'album (https://youtu.be/V-plAPYbQvg).
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