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THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER (SPOILER EP. 3-4)

eleonorapagano12

Ben ritrovati a questo nuovo appuntamento che tratterà gli episodi intermedi, abbiamo visto un sacco di azione ma le curiosità non mancano di certo!

Questo terzo episodio sicuramente ha Zemo come protagonista assoluto e ci ha regalato anche fantastici meme.

Ci eravamo lasciati con Bucky e Sam che fanno visita a Zemo in carcere, ma verrà presto liberato dall’ex Soldato d’Inverno perché considerato una risorsa importante contro i nuovi supersoldati.

Come nei fumetti è un Barone, anche se in Civil War ce lo avevano presentato come ufficiale delle forze speciali sokoviane.

La maschera che gli vediamo indossare è praticamente uguale a quella usata nei comics, con la differenza che nei fumetti è costretto a portarla a causa di un incidente durante un esperimento.

La prima scena in cui compare Zemo, all’interno della sua cella, lo sentiamo pronunciare le parole che servivano ad attivare il Soldato d’Inverno; già in Civil War era accaduto, con la differenza che ora Bucky è finalmente libero.

Per la prima volta viene nominata la città di Madripoor, una città popolata principalmente da criminali, perché non prevede l’ estradizione.

Questa è una località principale nelle avventure degli X-Men e viene introdotta nei fumetti nel 1985 con il n.32 in The Mutants.

Un altro piccolo elemento che apparteneva alla Fox, ma che grazie all’acquisto della Disney, entra nell’MCU come per lo S.W.O.R.D in WandaVision.

Nella missione a Madripoor si crea così il trio composto da Sam, Bucky e Zemo che devono entrare sottocopertura per poter indagare e trovare Power Broker.

Bucky torna a vestire i panni del Winter Soldier controllato da Zemo, mentre Sam assume l’identità di Tigre Sorridente codename di Conrad Mack.

Questo personaggio appare nei fumetti ed è membro dei New Warriors e successivamente dei Thunderbolts, gruppo creato dal Barone.

Nella scena ambientata all’interno del locale, quando Bucky fa finta di essere tornato lo spietato assassino di una volta, possiamo ascoltare la colonna sonora che richiama quella dello scontro in strada tra Steve e Bucky in Captain America: The Winter Soldier.

Dopo il Barone Zemo, ritroviamo anche un altro vecchio personaggio: Sharon Carter.

Scopriamo che dopo Civil War è stata costretta a scappare fino a Madripoor, dove ora è diventata una trafficante di opere d’arte.

Adesso veniamo alla scena più bella di tutte, Helmut Zemo che si scatena ballando.

L’ attore che lo interpreta, Daniel Brhül, ha spiegato che è stato completamente improvvisato; ha pensato che il suo personaggio, dopo anni passati in carcere, volesse vivere un momento di libertà.

Ma non solo, questo particolare momento serviva anche a infastidire Sam e Bucky.

L’attore era convinto che una volta in montaggio la scena venisse eliminata, ma non solo è stata tenuta, i Marvel Studios hanno addirittura rilasciato un versione estesa del ballo di Zemo. Chi fosse curioso si trova su You Tube.

Altro grande ritorno è il Wakanda, più nello specifico di Ayo, Comandante Generale della Dora Milaje (seconda in comando dopo Okoye), inviata per catturare Zemo.

Se ricordate bene è stato proprio Zemo, in Civil War a causare la morte di re T’Chaka durante la firma degli accordi di Sokovia. I Wakandiani non dimenticano.

Per quanto riguarda un altro siparietto divertente, lo abbiamo nella scena dove il trio improbabile sale in macchina.

Qui il parallelismo è ovviamente palesissimo: Sam chiede a Bucky di andare avanti con il sedile e quest’ultimo gli risponde di no.

Se ricordate è presente la stessa scena, a parti invertite, in Civil War.

Il Soldato d’Inverno non perdona.




Il quarto episodio si apre come flashback in Wakanda, ci viene fatto vedere finalmente un Bucky libero dal condizionamento dell’Hydra, ma ricorda comunque la sua storia come Soldato d’Inverno. I sensi di colpa che prova sono terribili e ne è uscito un uomo completamente a pezzi.

Sebastian Stan ha fatto una grandissima interpretazione.

Questa libertà ritrovata è merito di Shuri, ma sullo schermo non ci è mai stato mostrato nel dettaglio. È stato però raccontato in una miniserie a fumetti, intitolata Avengers Infinity War Prelude.

Tutta la serie continua a citare momenti di vita passata di Bucky per far capire la sua trasformazione.

Durante il combattimento utilizza un coltello e ci rimanda immediatamente alla scena di lotta contro Steve sempre in Captain America: The Winter Soldier.

La differenza è lampante, se prima la sua intenzione era quella di uccidere, ora ci viene mostrato come ha il pieno controllo del suo corpo e della sua mente, infatti l’uso dell’arma non è per togliere vite.

Episodio dopo episodio riusciamo a intuire perché è stato donato a Sam lo scudo. Come Steve, il suo primo obiettivo non è quello di lottare ma parlare, capire e ascoltare.

Essere un uomo giusto.

Viene fatto un riferimento al suo precedente lavoro; infatti prima di diventare Falcon si occupava di supportare i veterani con dei traumi, questo lo possiamo vedere nelle sequenze iniziali di Captain America: The Winter Soldier.

Episodio dopo episodio si renderà conto di aver sbagliato a donare lo scudo ma soprattutto avrà la consapevolezza che forse ne è un degno erede.

Quando Sam riceve il messaggio da Karli, viene inquadrato l’orario 3.12; potrebbe essere un riferimento al numero 312 di Captain America dove compare per la prima volta il personaggio Flag Smasher.

Arriviamo alla parte più sconvolgente di questa puntata.

John Walker, rendendosi conto della sua “debolezza” dopo essere stato sconfitto dalle Dora Milaje, prende una decisione che lo cambierà per sempre.

Decide infatti di iniettarsi l’ultima fiala del siero rimasta, diventando così anch’essi un supersoldato.

Come ci è stato detto nel terzo episodio, stavolta non servono macchinari come per Steve e non provoca nemmeno nessuna trasformazione fisica.

Nel primo Captain America ci viene spiegato molto bene dal Dottor Erskine che il siero amplifica sia le prestazioni fisiche ma anche quelle caratteriali :“Il siero amplifica tutto quello che c’è all’interno, perciò buono diventa migliore, cattivo diventa peggiore. Per questo sei stato scelto. Perché un uomo forte, che ha conosciuto il potere per tutta la sua vita può perdere il rispetto per quel potere, ma un uomo debole conosce il valore della forza e conosce la compassione” (Dialogo tra il Dottor Erskine e Steve Rogers).

Ed è proprio quello che succederà a John, con la morte del partner Lemar, perde completamente la testa e il confronto con Steve Rogers è inevitabile.

Da un punto di vista umano e non del ruolo che ricopre come Captain America, il suo comportamento è comprensibile, si è lasciato andare alla rabbia cieca, il siero ha solo amplificato ciò che lui aveva dentro.

Anni addietro un altro personaggio aveva reagito in maniera simile: Tony Stark.

Alla fine di Civil War, Tony aveva scoperto che Bucky nei panni del Winter Soldier aveva ucciso i suoi genitori, sapeva benissimo che in quel periodo era controllato dall’Hydra, ma nonostante questo si è lanciato contro il Soldato D’Inverno con una furia omicida.

John si è comportato da umano, non è Steve Rogers e non ha la sua morale, dopotutto stiamo parlando di un uomo che era degno del Mjolnir.

Non bisogna fargliene una colpa, ma una cosa è certa, non ha rispettato il simbolo che porta, lui è Captain America ed è stato visto dal mondo intero uccidere con quello scudo.

Per rendere ancora più chiaro il contrasto con Steve, il modo in cui John uccide Nico è praticamente identico al modo in cui Steve sconfigge Tony in Civil War.

Sconfigge non uccide.

A rendere tutto ancora più forte emotivamente è il fatto che Nico da bambino era un grande fan di Cap, e ora è stato ucciso proprio dal suo mito.

Chiariamoci, il Cap a cui fa riferimento lui è Steve Rogers ma la questione non cambia, è stato ucciso in maniera brutale e dal suo simbolo.

Per la prima volta lo scudo è sporco di sangue, si è macchiato di un crimine gravissimo ed è un disonore per quello che rappresenta.

Il Dottor Ersikine diceva: “ Non un soldato perfetto, ma un uomo giusto”.

E John non è un uomo giusto.

A proposito di John volevo una attimo parlare di quello che è successo con l’attore che lo interpreta.

Wyatt Russell si è visto costretto a dover cancellare il suo profilo Instagram a causa delle minacce di morte ricevute.

Ebbene si, qualche fanatico, non riuscendo a scindere tra attore e personaggio, si è sentito in dovere di dover minacciare una persona che ha svolto il suo lavoro egregiamente.

Captain America non è Chris Evans, per quanto possa dispiacere non rivederlo nei panni di Steve Rogers, non si può arrivare a tanto.

Anzi, la prova attoriale di Wyatt è stata ottima, si è perfettamente calato nei panni di John, ma bisogna ricordare che sono due persone diverse. Uno è l’attore ed è il suo lavoro calarsi perfettamente nel personaggio che deve interpretare.

Cosa simile successe a Elisabeth Olsen, interprete di Wanda Maximoff, è stata costretta a eliminare il suo profilo. La sua colpa? Non essersi esposta per la morte di Chadwick Boseman.

Io penso che il lutto sia una cosa troppo personale per essere giudicato, e c’è una grandissima differenza tra essere fan e essere fanatici.

Con questo vi saluto e vi do appuntamento a settimana prossima con gli episodi conclusivi!







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