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Immagine del redattoreviolacetica

Una Laurea ad Honorem ed un Bonus, grazie

Piccolo consiglio di lettura: provate a leggere l'articolo mentre ascoltate la canzone Laurea ad Honorem di Marracash e Calcutta.


Quando affronto dei momenti difficili mi rifugio nella scrittura, ma anche nella musica: scelgo una canzone che in quel momento mi dà sollievo e la ripeto finché, boh, non si scarica il telefono(?); non lo so, questo è uno di quei momenti: scrivo, di getto, alle due di notte di un freddo (in tutti i sensi) gennaio, mentre ascolto Laurea ad Honorem, del nuovo disco di Marracash, "NOI, LORO, GLI ALTRI". Nei ritornelli trovo un artista che mi ha accompagnata tante volte in questi istanti, ed è Calcutta, ma anche Marracash non scherza: da quanto ho ascoltato Crudelia dell'album "Persona" l'ho consumata; se metto la riproduzione casuale non arriva mai, ormai quella canzone mi odia, ma Calcutta, in questo caso, mi fa una domanda per cui anche io vorrei una risposta:


"Anche se la tua stella sta così lontano

Quasi non c'è, chissà com'è"


Me lo chiedo anche io, la sto aspettando ormai da tanto. Il 2021 è stato un anno davvero troppo difficile ed impegnativo, mi ha atterrata e ho sperato che questo 2022 iniziasse al meglio, magari con l'arrivo di questo astro ma, come il cantante, anche io mi chiedo dove sia; forse l'avrà smarrita il corriere, ma a questo punto chiedo il rimborso: l'avevo ordinata un bel po' di tempo fa ma non è mai arrivata, come ho già detto.

Il 2021 effettivamente mi ha portato qualcosa di buono, ma mi ha resa "ruvida come il paesaggio" come dice marra; puoi passare tutta la carta vetrata che vuoi, ma la pelle ed il cuore non torneranno ad essere lisci, o ci vorrà ancora del tempo (spoiler: tanto tempo).


"Stai tremando perché la tua vita

Vibra, vibra"


Sembra di essere continuamente sopra l'epicentro di un terremoto di magnitudo 6.6: una continua scossa di assestamento, una botta dopo l'altra; e tutti i palazzi costruiti con materiali di bassa qualità e all'insegna della speculazione edilizia, vengono giù. Uno di quei palazzi sono io, ma ce ne sono tanti altri, tanti altri ragazzi che soccombono al peso di un periodo che ha tolto troppo, anni persi a rincorrere la libertà e la speranza di sentirci dire: "potete togliere le mascherine, tornate ad abbracciarvi, andate a baciare i vostri nonni".


"Sai galleggiare tu sopra il dolore (io non so farlo) [...]

Non ti sei fatta portare via il cuore."


È ancora lì, il mio cuore, ma non batte più come prima: a maggio ho avuto il Covid, ancora non eravamo vaccinati, ho rischiato di perdere mia madre. Da quel momento questo organo affascinante batte al ritmo dell'ansia, della paura che le cose possano andare storte come in quel periodo; cerco di fare come in Unorthodox: inspiro per 4 secondi immaginandomi il profumo della rosa, espiro in 7, magari finisco con un bel piantino. Le cose migliorano? Sni, ma almeno lo stomaco da "chiuso chiuso", passa semplicemente a "chiuso" ed il battito cardiaco rallenta (non sempre).


"Ti stupisci che tu ancora abbia rabbia"


Sì, mi stupisco, perché sono stanca e perché dopo due anni di pandemia siamo sempre punto e a capo. Ho perso la fiducia nel genere umano, ma soprattutto, l'ho persa nel Governo italiano. Su 36,6 miliardi (un'infinità di soldi in pratica), togliere 50 milioni da stanziare per il bonus psicologo, era come togliere un bicchiere di sabbia dalla spiaggia; avrebbe cambiato qualcosa a livello economico? Poco, avrebbe fatto la differenza per il popolo italiano? Sì, tanto. Avrebbe aiutato ragazzi e ragazze, ma anche uomini e donne, a non crollare come palazzi mal costruiti.

Ma il bonus rubinetti era d'obbligo, come quello per la televisione, per le terme e per i monopattini; la salute mentale, invece, evidentemente, non serve.

Consiglierò sempre, a tutti, di intraprendere un percorso con uno psicologo perché è importante ed è stata una delle scelte migliori che ho fatto nel 2021, ma è anche vero che non tutti possono permetterselo, io per prima adesso mi trovo in difficoltà per tornarci perché spoiler: ho finito tutti i miei risparmi proprio per la mia salute mentale.


"Sei giù d'umore (anche se non lo fai vedere)

Non sei all'altezza della situazione (lo credi tu)"


Sì, lo sono, non riesco più a combattere le mie battaglie. Faccio di tutto per aiutare gli altri, ma non riesco a farlo con me stessa; cerco di dare una mano a chi serve, ma questa viene sempre respinta. Non arrivo ai risultati di cui avrei bisogno, soprattutto nell'ambito universitario: c'è sempre chi studia la metà di me ma arriva più in alto senza passare dal via, quando io annaspo per rimanere a galla. Io lo so che sono più forte di quello che penso, ma dopo un po' uno vorrebbe solo smettere di nuotare contro corrente e iniziare a farsi trasportare, per stanchezza, non si sa dove. Mi dà forza un'unica frase (grazie, marra):


“Una laurea ad honorem

A te che sei la più forte”


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